MILAN NEWS

L’inizio promettente e il blackout: il Mondiale potrà fare bene a De Ketelaere

Enrico Ianuario

Dopo un buon inizio, Charles De Ketelaere sta vivendo un periodo di difficoltà: la chiamata al Mondiale con il Belgio potrà fargli del bene

L'edizione odierna del 'Corriere dello Sport' si sofferma su Charles De Ketelaere, calciatore arrivato in estate al Milan con grandissime aspettative. L'inizio di stagione del trequartista belga era stato molto promettente in quanto aveva disputato un paio di buone partite, specialmente quella contro il Bologna. Con il passare delle settimane, però, qualcosa si è inceppato e le sue prestazioni sono venute meno alimentando così il malcontento dei tifosi che si aspettavano qualcosa in più dal classe 2001.

Nonostante ciò, Charles è stato convocato dal c.t. Martinez per il Mondiale in Qatar. "Non è stato difficile scegliere di portarlo al Mondiale. De Ketelaere è partito meglio del previsto al Milan. Ora deve lottare per il suo posto, ma ne trarrà vantaggio per vivere la sua prima Coppa del Mondo. Questo gli farà bene. Il modo in cui può giocare tra le linee ci aiuterà", ha detto il commissario tecnico della nazionale belga.

A pesare è sicuramente la cifra sborsata dal Milan per acquistarlo (circa 35 milioni di euro). Un investimento importante concordato tra la dirigenza e Pioli in estate, in quanto si erano decisi a rinforzare ulteriormente la trequarti con un acquisto di livello e futuribile. In realtà il Milan aveva già messo in conto che ci sarebbero state delle difficoltà in quanto De Ketelaere viene da un campionato diverso quale è quello belga ed è stato acquistato dalla squadra campione d'Italia in carica.

In tal senso, anche il suo agente, Tom De Mul, ha espresso lo stesso pensiero in un'intervista rilasciata a Sjotcast Podcast: "Sta a lui combattere per tornare titolare. Per me è normale che al primo anno ci siano alti e bassi, non dobbiamo farci prendere dal panico. So che ne aveva parlato anche con la società. Nel senso che sapevano che sarebbe servito un po' di tempo per adattarsi. Il Milan ha avuto esperienze simili con Leao e Tonali. C’è da dire che tutte quelle aspettative, forse, hanno portato a una situazione in cui il ragazzo è stato giudicato in modo troppo severo. Alcune critiche sono giuste, ma le aspettative restano alte per il primo anno. La lingua, la nuova cultura, un club così grande. È una cosa normale". Futuro di Leao incerto: rinnovo complicato ma non partirà a zero.

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