Il Milan e l’Inter stanno vivendo due percorsi simili ma al contempo distinti, entrambi segnati da difficoltà mentali e tattiche che rischiano di compromettere i loro obiettivi stagionali. Nonostante momenti di grande carattere, entrambe le squadre sembrano ancora lontane da quella solidità che le potrebbe portare al successo.


RASSEGNA STAMPA
Inter e Milan: Due mondi, stesse difficoltà. Crisi di leadership e rimpianti
Per il Milan, la sfida contro la Fiorentina ha messo in evidenza i soliti problemi legati all’approccio alla partita. Dopo aver subito due gol nei primi dieci minuti, i rossoneri sono riusciti a recuperare con Abraham e Jovic, ma il 2-2 finale non basta a dare un senso di speranza. La squadra di Sergio Conceicao è apparsa, ancora una volta, discontinua, reagendo solo dopo essere stata messa sotto pressione. Questo continuo doversi “accendere” solo a partita in corso ha fatto emergere un tema ormai ricorrente: l’incapacità di partire con la giusta intensità e concentrazione. La Fiorentina ha approfittato delle disattenzioni del Milan, segnando per la settima volta contro i rossoneri nei primi 10 minuti di gioco, un dato che evidenzia le carenze difensive e la mancanza di preparazione mentale della squadra.
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La stagione del Milan sembra ormai un cammino verso la prossima, con troppe domande senza risposta, tra cui quella legata al centravanti. Gimenez, dopo l’ennesima occasione sprecata, sembra rischiare di diventare il simbolo di un acquisto costoso ma lontano dalle aspettative. Conceicao, nel suo tentativo di dare ordine alla squadra, si trova a dover risolvere il rebus mentale, oltre che tattico, per evitare che i suoi giocatori restino prigionieri degli stessi errori.
L'inter e il problema di Inzaghi
—Dall’altro lato, l’Inter vive una situazione altrettanto difficile. Le speranze di un finale di stagione trionfante sembrano svanire lentamente, come un prosciugarsi delle energie. Dopo una vittoria faticosa contro l’Udinese e il pareggio contro il Parma, la squadra di Simone Inzaghi ha visto sfumare una doppia occasione per avvicinarsi al Napoli, complice una prestazione deludente nel secondo tempo di Parma. Nonostante un buon primo tempo, con gol di Darmian e Thuram, l’Inter non è riuscita a mantenere il vantaggio e ha ceduto nel finale, incapace di difendere il risultato. I cambi decisi da Inzaghi, nonostante fossero pianificati, non hanno avuto l’effetto sperato. Lautaro e Calhanoglu, entrati per dare una mano, non sono riusciti a contrastare la pressione del Parma, che stava guadagnando coraggio.
Inzaghi e il suo vice Farris sembrano aver seguito un piano prestabilito senza la capacità di improvvisare quando la situazione è cambiata, lasciando l’Inter senza le forze necessarie per mantenere il controllo. Una vittoria avrebbe permesso di avvicinarsi al Napoli, ma il Blackout degli ultimi 10 minuti ha lasciato l’amaro in bocca. Ora, la sfida per l’Inter è mantenere alta la personalità e l’equilibrio, preservando le energie fisiche e mentali per affrontare il difficile cammino che li attende tra campionato e coppe. La gestione dei cambi non può più essere solo legata alla stanchezza, ma deve considerare anche la leadership di chi entra e di chi esce.
Entrambe le squadre si trovano quindi a fare i conti con la discontinuità e la difficoltà di trovare la giusta intensità nei momenti cruciali. La stagione si avvicina alla sua fase finale e, per Inter e Milan, il cammino è pieno di rimpianti e sfide ancora aperte. Il Napoli, che si trova al comando, e altre squadre come la Roma, con la sua striscia di sette vittorie consecutive, stanno facendo sentire la loro pressione. Nel frattempo, realtà come il Como, guidato da Fabregas, continuano a sorprendere, confermando che in Serie A nulla è mai scontato e ogni squadra può essere protagonista.
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