La parte che ha fatto più clamore riguarda un'episodio in cui sarebbe coinvolto anche Marotta, il quale ha negato l'accaduto. Beretta ha raccontato ai pm che l'attuale presidente nerazzurro, una volta, l'ha salvato. Il tutto è nato dopo una lite, degenerata in minacce, dell'ex ultrà con Massimiliano Silva, addetto ai rapporti con la tifoseria. Beretta, dopo un accordo tra gli Slo (Supporter liaison officer), voleva che fossero convogliati 2000 biglietti. Dopo ciò, Beretta ha raccontato che lo Slo voleva denunciarlo, ma Marotta l'avrebbe salvato da una denuncia. Infine, l'ultrà-pentito ha raccontato che la società sa come funzionano tutti i meccanismi degli ingressi a San Siro.
Le dichiarazioni di Beretta, oltre ad inguaiare Marotta, hanno messo in imbarazzo Oaktree. Il fondo californiano non pensava di vedere il club accostato ad un'inchiesta riguardati mafia, malaffare e criminalità efferata. Il club ed il presidente nerazzurro hanno smentito le dichiarazioni dell'ex ultrà, ma gli inquirenti approfondiranno il caso.
Beretta ha parlato anche dei rapporti tra la Curva Nord ed i calciatori dell'Inter. Egli ha detto di aver avuto rapporti con Radja Nainggolan, Wesley Sneijder, Samir Handanovic, Christian Vieri, Marco Materazzi ed Javier Zanetti, il quale andò a Pioltello a vedere e firmare il murales realizzato in suo onore. Tra i giocatori attuali, Beretta ha avuto rapporti con Hakan Calhanoglu, Nicolò Barella e Federico Dimarco. Meno, invece, con Lautaro Martinez, Marcus Thuram ed Alessandro Bastoni.
Il problema di sicurezza sugli ingressi allo stadio veniva risolto da Beretta, che comprava 160 abbonamenti per altrettante persone. Questi abbonamenti, però, li usavano persone diverse dagli intestatari. Queste persone si facevano mettere in una lista di richiedenti compilata dal tifo organizzato e, in questo modo, entravano allo stadio. LEGGI ANCHE: Milan-Roma vista da Capello: “Il rilancio di Theo, i rischi di Fonseca e …” >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA