Paolo De Paola, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale concentrandosi sul match tra Juventus e Milan
Paolo De Paola, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale questa mattina sulle colonne di 'Sportitalia', soffermandosi sull'analisi di Juventus-Milan e sul futuro dei rispettivi allenatori, Massimiliano Allegri e Stefano Pioli. Ecco, dunque, il suo pensiero.
Juventus-Milan, De Paola: "Allegri e Pioli prestati ad apparire vittime sacrificali"
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"Pioli e Allegri hanno pareggiato per non farsi male. I sorrisi fra Florenzi e Allegri hanno spiegato molto del clima. La cronaca racconta, invece, che abbia avuto molte più occasioni la Juve del Milan. Irrilevanti comunque ai fini del risultato. La seconda e la terza del campionato hanno difeso le posizioni (in attesa del Bologna) offrendo poi ai microfoni i loro allenatori che si sono prestati ad apparire vittime sacrificali del volere popolare, prontamente soccorsi da servizi televisivi (non tutti i giornali allineati) e attempati colleghi di fede o meno che hanno spiegato come il tecnico del Milan e quello della Juve stiano centrando i traguardi fissati. Ai contabili dei risultati minimi è difficile opporsi con la dignità del valore assoluto che dovrebbe sempre riguardare due squadre con questa storia".
"Soprattutto è problematico far percepire che esiste un movimento spontaneo composto in larghissima parte da tifosi milanisti e altrettanto larga da tifosi bianconeri che non ne può più né di Pioli né di Allegri. Come sarà possibile, dunque, far comprendere a costoro di desistere dalla inutile e stucchevole perorazione di causa? Non serve a nulla ricordare, da parte dei difensori d’ufficio, i traguardi dell’accesso in Champions per entrambe le squadre con la ciliegina della finale di coppa Italia per i bianconeri. Va sottolineata un’altra verità: i social fanno molto rumore, ma hanno poco significato numerico. Da sempre. Sono i sostenitori allo stadio, quelli davanti alla tv, come alcuni dirigenti all’interno delle due società a formare l’onda del dissenso che per i senatori della parola nei salotti calcistici tv risulterebbe ingiusta".
"Milan e Juventus, servono scelte audaci in panchina"
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"Se ne facessero una ragione. Come se costoro non avessero assistito agli scempi compiuti, ad esempio, dalla Juve nelle precedenti due stagioni e in tante partite di quest’ultima. O, riguardo al Milan, non avessero ascoltato le parole di Pioli su un Milan vicino al livello di City e Real. Noi, però, siano rimasti un po’ sorpresi dalle eliminazioni dei rossoneri in tutte le competizioni di quest’anno: Champions, Europa League, coppa Italia, con la ricorrente nota negativa di una difesa colabrodo che si è salvata nell’ultima esibizione di campionato solo grazie alle parate di Sportiello. Insomma, scuotiamoci da questo torpore e spingiamo sull’acceleratore del rinnovamento".