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Juventus-Milan, è il giorno della finale: rossoneri sfavoriti, ma in Supercoppa..

Alessio Roccio

E' il giorno della finale di Supercoppa Italiana tra Juventus e Milan: i rossoneri partono sulla carta sfavoriti, ma in una finale i valori possono annullarsi

E' arrivato il tanto atteso giorno della 31^ edizione della Supercoppa Italiana, che per la decima volta nella sua storia si disputerà lontano dall'Italia. In campo Juventus e Milan, due squadre storiche del nostro calcio, che in campionato sono divise dalla bellezza di 22 punti. Ma come scrive 'La Gazzetta dello Sport', in edicola questa mattina, la squadra di Allegri negli ultimi anni ha mostrato di avere la pancia piena solamente in questa competizione.

Napoli nel 2014 - con doppietta di Higuain - Milan nel 2016, Pasalic protagonista del rigore decisivo, e Lazio nel 2017, con rete di Murgia ai supplementari, hanno mostrato come la Juve sia battibile in una gara secca. In questa competizione i valori possono annullarsi, consapevole entrambi le squadre che può essere una gara decisiva per l'intera stagione.

Sarà anche una sorta di spareggio la gara di Jeddah, visto che le due squadre sono appaiate a 7 successi a testa. Chi vince andrà primo in questa speciale classifica. Il Milan dovrà disputare una gara attenta, accorta, difensivamente perfetta. Ma dovrà anche saper colpire là davanti. Per questa sarà la notte del Pipita. Gonzalo Higuain potrebbe disputare questa sera la sua ultima gara in rossonero prima di trasferirsi a Londra, dove lo aspetta Sarri a braccia aperte.

Il rigore sbagliato in campionato deve essere cancellato dai ricordi dell'argentino, perché quella macchia lo ha indelebilmente segnato nei due mesi successivi. Una mazzata nell'orgoglio del Pipita, che lo ha quasi steso. Ma stasera dovrà saper gestire le proprie ansie, paure, il proprio fuoco che si scatena non appena il nervosismo prende il sopravvento. Il popolo rossonero si attende una prestazione importante. Vincere significherebbe dare una sterzata alla stagione rossonera. Sarebbe il primo trofeo della carriera da allenatore di Rino Gattuso. Un'abbuffata all'autostima nella indiavolata corsa al quarto posto. Ma a Jeddah uno solo tra il Sultano d''Oro - Ronaldo - e il Pipita del Deserto potrà sorridere.

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