"Poi ci sono gli incroci virtuosi. Francisco Coincençao, figlio di Sergio, si ferma durante il riscaldamento (flessore gamba destra). E cede il posto - a destra - e il ruolo a Yildiz che diventa uno dei protagonisti della prima frazione. È vero. Dove il Milan soffre e patisce le pene è sull'altro binario dove Mbangula scorazza che è un piacere. Ma quando il giovane belga trova la precisione chirurgica nel passaggio denunciando l'impreparazione di Theo che lascia via libera al turco, la Juve passa davanti. Yildiz, tutto solo, fulmina Maignan con una saetta nell'angolo alto".
"Milan in stato confusionale. Bennacer in ritardo di condizione"
—"È solo la certificazione dello stato confusionale milanista incapace di trovare un assetto stabile anche a centrocampo dove lo schieramento a 3 invece di migliorare la fluidità del gioco, lo complica. Bennacer è in ritardo di condizione, Reijnders e Fofana devono guardarsi spesso per recuperare la nuova posizione. Così la Juve, più collaudata, ha gioco facile. Punta quasi sempre a sinistra, lato debole della difesa rossonera (Emerson Royal si riscatta più tardi). E non deve nemmeno sudare per difendere meglio perché il taccuino non segnala neanche un tiro in porta. Un paio di blitz di Jimenez, con Theo inchiodato dietro, e Morata mai cercato, è il primo deludente fatturato. Sempre Yildiz, al culmine dell'ultimo assalto, impegna Maignan dal limite".
Juventus-Milan, Ordine: "Theo Hernandez in crisi profonda"
—"La partenza aggressiva del Milan nella ripresa denuncia altri limiti già noti perché è la Juve a trovare con due fulminanti contropiedi la strada più comoda verso il raddoppio. Prima Yildiz e poi Vlahovic sprecano malamente. Nel frattempo Theo Hernandez certifica il proprio stato di crisi profonda. A due passi dalla porta sguarnita, da calcio d'angolo, spedisce in curva il pallone del possibile pareggio. Che matura a metà frazione su un lancio di Maignan. Theo rintuzzato da Savona, Pulisic brucia Locatelli e si procura il rigore che trasforma con tocco centrale. È la scossa che rianima tutto il Milan, capace a quel punto di ripartire con Musah, in contropiede. Il suo cross deviato da Gatti, tradisce anche Di Gregorio, uscito fuori dalla porta, e consegna al Milan il ribaltone insperato".
"Conceiçao alla fine si difende come può, in 5, aggiungendo Gabbia e Terracciano anche perché Tomori lamenta qualche acciacco (ma con gli slot delle sostituzioni esaurite). La Juve - senza Vlahovic rimpiazzato sull'1 a 0 - manda Gatti a fare il centravanti nel recupero e proprio a lui tocca disperdere sul fondo la palla del possibile 2 a 2".LEGGI ANCHE: Allenatore Milan, Ibrahimovic voleva Mourinho: ecco cos'ha fatto saltare tutto >>>
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