L'edizione odierna di 'Tuttosport' riporta l'intervista in esclusiva rilasciata da Nikola Lazetic, zio del neo acquisto del Milan Marko Lazetic. Nikola è una nota conoscenza del calcio italiano, in quanto in passato ha giocato con le maglie di Como, Chievo, Lazio, Siena, Genoa, Livorno e Torino. Ecco cosa ha detto l'ex calciatore nei confronti del nuovo numero 22 rossonero.
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Lazetic, parla lo zio Nikola: “Essere preso dal Milan significa già molto”
Nikola Lazetic, zio di del nuovo attaccante del Milan Marko, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di 'Tuttosport'
Sul suo trasferimento al Milan: "Per lui parlerà il campo, io posso solo dirle che si è meritato tutto. E' un ragazzo nato per grandi cose. E oggi ne ha già dimostrate di straordinarie. L'essere preso da un società come quella rossonera, una delle più grandi e più forti al mondo, significa già molto. Colgo l'occasione per ringraziare i dirigenti del Milan per una forza e professionalità incredibili. La mia famiglia sapeva già che il club fosse uno dei rinomati a livello globale, ma le assicuro che sono dei campioni anche fuori dal campo".
Sul paragone con Ibrahimovic: "Io e lui siamo molto diversi come calciatori, ma abbiamo lo stesso carattere. Marko ha una forza fisica straordinaria, ma con Zlatan non può essere paragonato nessun atleta. Ibra è Ibra, punto. Marko adesso avrà la possibilità di imparare parecchio proprio da lui. Marko era innamorato di Zlatan. Era, ed è, il suo idolo. Adesso sarà un suo compagno di squadra e avrà il privilegio di poter cogliere questa opportunità, con la possibilità di vivere davvero e in prima persona il suo sogno".
Su Lazetic definito come 'nuovo Vlahovic': "Non voglio paragonare Marko con nessuno. Lui è molto bravo e anche tanto giovane. Deve fare la sua strada, passo dopo passo".
Sulla pressione del calcio italiano: "La maglia del Milan pesa. Ha una storia incredibile. Ma lo stesso vale per quelle della Stella Rossa e della nostra Nazionale. Si fidi, anche queste pesano molto".
Su Simone Inzaghi e sul derby di sabato: "Per giocare una stracittadina, bisogna meritarselo sul campo. Io intanto posso solo sfruttare l'occasione per salutare Simone".
Se Lazetic può già essere un titolare: "Il Milan è una grande società, saranno i rossoneri a dipanare tali questioni. Lui dal canto suo ovviamente farà tutto il possibile per dimostrare il proprio talento".
Su Lazetic allenato da Stankovic: "Dejan è un amico. Abbiamo giocato insieme nel settore giovanile della Stella Rossa e poi in prima squadra. Ci siamo ritrovati alla Lazio e in Nazionale. Parliamo di un campione vero, che oggi sta facendo cose importanti come tecnico, dimostrando pure di essere un fuoriclasse come allenatore: ha fatto esordire Marko in prima squadra quando aveva solo 16 anni. Così mio nipote ha battuto il record storico che fino ad allora era detenuto proprio da Stankovic".
Sui ricordi del campionato di Serie A: "Bellissimi. Sono molto legato al calcio italiano, ma soprattutto al vostro meraviglioso Paese, dove ho conosciuto tanti amici che oggi lavorano come dirigenti e allenatori. Sono stato un privilegiato a giocare tanti anni in Italia. E' stato un onore. Difendere le maglie di Torino e Genoa per me è stata un'esperienza più che rilevante. In granata ho avuto un rapporto straordinario con la tifoseria, ma pure con la società. Anche Cairo, un presidente che sta facendo cose importanti, voleva Marko: aveva mandato una richiesta ufficiale alla Stella Rossa".
Di che cosa si occupa: "Sono direttore sportivo del settore giovanile nella nostra federazione. Visiono i migliori talenti di tutta la Serbia, dall'Under 12 fino all'Under 21. Anche in questo caso mi sento un privilegiato nel poter avere la possibilità di lavorare con i migliori calciatori di tutto il mio Paese".
Un altro Lazetic oltre a Nikola e Marko: "Si chiamo Zarko ed è mio fratello. Lo reputo uno dei giovani tecnici più capaci e preparati della Serbia. Oggi allena una squadra di Serie A del nostro campionato e sta facendo davvero bene".
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