- Calciomercato
- Redazione
Tammy Abraham e Rafael Leao (attacanti del Milan), qui durante Lazio-Milan 2-2 | Serie A 2024-25 (Getty Images)
Stefano Agresti, noto giornalista, ha stilato un lungo editoriale sulle colonne del quotidiano 'La Gazzetta dello Sport' su quanto fatto da Theo Hernandez e Rafael Leao in Lazio-Milan. Ecco le sue parole.
"Resterà nella memoria collettiva soprattutto la plateale scelta di Leao e Theo Hernandez. L’immagine dei due campioni che si appartano mentre il resto del Milan, appena raggiunto il pareggio e confidando ancora nella vittoria, si ricompatta in panchina per il cooling break, è sembrata un segnale di fragorosa rottura. Abraham - appena arrivato, senza la percezione dello stato d’animo del gruppo - li ha chiamati affinché si unissero ai compagni, un gesto normale in una situazione del genere; loro lo hanno ignorato. Le parole di Theo e Fonseca a fine partita (non c’è nessuna spaccatura, hanno detto in sintesi) sono servite a attenuare l’incendio polemico divampato immediatamente attorno a quell’episodio, ma è evidente che il Milan oggi si trova in una situazione complicata anche al proprio interno".
"Il problema, insomma, non è solo di gioco (ieri c’è stato un passo avanti, ma la fase difensiva continua a essere imbarazzante: i rossoneri incassano due gol a partita) e non è solo di risultati, anche se una bella vittoria avrebbe sicuramente migliorato l’atmosfera. Devono essere chiariti equilibri, dinamiche, gerarchie. Se due dei migliori calciatori dell’organico, due apparentemente intoccabili, vengono fatti fuori dopo due giornate di campionato, la decisione non è solo tecnica ma è anche un segnale indirizzato sia a chi è escluso sia al resto del gruppo. Un segnale al quale non è - non può essere - estranea la società, a cominciare da Ibrahimovic".
"Fatto sta che oggi, alla terza partita, il Milan rischia di dover già recuperare sette punti dalla Juve (se stasera i bianconeri batteranno la Roma) ed è staccato di cinque punti dall’Inter. E fra tre settimane, dopo la sosta per gli impegni delle nazionali e la gara in casa con il Venezia, per Fonseca è tempo di derby. Una partita che spesso vale una sentenza". LEGGI ANCHE: Milan, Theo e Leao contro Fonseca? La sfiducia è al Club. E ora Ibra impari da Berlusconi >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA