Quando Zlatan Ibrahimovic è arrivato in Italia, estate 2004, era allenato da Fabio Capello, suo tecnico alla Juventus. Ibra aveva già la personalità del leader, il coraggio di esporsi e le spalle larghe per farsi carico delle responsabilità. Cardinale, con le sue parole, lo ha incoronato a capo del Milan. Capello ne ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport'. Ecco le sue parole.
«Da questo punto di vista Zlatan è ormai da qualche tempo al seguito della squadra. E comunque con Maldini e Massara succedeva lo stesso, facevano parte della squadra e Pioli poteva usufruire della loro esperienza. Ibra non parlerà al posto dell’allenatore, non si permetterebbe mai di farlo. Ripeto, è un ragazzo intelligente che sa come comportarsi. Saprà gestire il potere che gli è stato dato. Il contrario vorrebbe dire delegittimare completamente l’allenatore. Qualora succedesse i giocatori avvertirebbero subito la mancanza della leadership che spetta a Pioli. Ma so che non succederà».