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Milan, Sacchi difende l’operato di Fonseca. Su Theo e Leao aggiunge …

Daniele Triolo Redattore 
Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, ha parlato del momento dei rossoneri. In particolare di Paulo Fonseca, Theo Hernández e Rafael Leao

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan per quattro stagioni dal 1987 al 1991 e, successivamente, nel 1997, ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola del momento dei rossoneri alla luce del pareggio (2-2) ottenuto sabato sera allo stadio 'Olimpico' di Roma contro la Lazio.

Lazio-Milan, Sacchi: "Primo tempo, squadra più compatta. Poi ..."

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"Il Milan all’Olimpico ha fornito una prova dai due volti. Mi spiego: nel primo tempo ho visto una squadra più compatta rispetto alle gare precedenti e, anche se alcuni elementi non sono ancora in condizione, è riuscita giocare con un discreto ritmo. - ha dichiarato il 'Profeta di Fusignano' -. Nella ripresa, invece, il Milan si è sfilacciato, non c’erano più le distanze giuste tra i reparti, ognuno andava per conto proprio in giro per il campo, e così non va bene. Dunque, miglioramenti nella prima parte e soliti difetti nella seconda. Dove stia la verità lo scopriremo soltanto con le prossime prove".

"Milan, lasciamo lavorare Fonseca in pace"

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"Non credo sia giusto tirare la croce addosso a Fonseca: lasciamolo lavorare in pace e poi potremo formulare un giudizio più equilibrato - ha sottolineato, poi, Sacchi sull'attuale allenatore dei rossoneri -. Se i dirigenti lo hanno scelto, avranno pur avuto i loro buoni motivi. Non si può bocciare un professionista dopo tre partite: è ingiusto e, soprattutto, poco corretto. Per costruire una casa ci vuole del tempo, mattone su mattone. Si possono commettere errori, si fanno correzioni e al termine dell’opera si traggono le conclusioni".

"Leao, qualità che non sempre mette in mostra"

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"Ha fatto discutere, e non poco, il caso che riguarda Theo Hernández e Leao. Non conosco le dinamiche all’interno del gruppo e non mi permetto di giudicare. Dico però che le scelte dell’allenatore, anche quando si ritiene che siano sbagliate, vanno sempre rispettate dai giocatori - ha chiosato Sacchi -. Fonseca è lì per dare un’anima e un gioco alla squadra, se ha tenuto fuori Theo e Leao ci avrà pensato su parecchio: gli allenatori non compilano le formazioni a casaccio. Quanto a Leao, dico questo: è un ragazzo che ha grandi qualità, ma non sempre riesce a metterle in mostra. Deve lavorare parecchio per fare quel salto di qualità che tutti si aspettano da lui". LEGGI ANCHE: “Milan, Fonseca un grave errore”: Criscitiello spara a zero sul club >>>