“Il Milan? E' la mia vita, anche se tengo alla mia friulanità. Vorrei vincessero tutti e due, Milan e Udinese. Al Milan andai giovanissimo, dal Portogruaro dove Miro Gremese mi insegnò a fare bene il portiere. Cominciai all'oratorio di Latisana, perché il prete, vedendomi dipingere, mi disse 'mettiti in porta, con quelle mani prendiamo meno gol'. Fu la mia fortuna. A 20 anni esordì con il Milan contro la Samp (5-1): fu Nils Liedholm a dirmi 'domenica tu iocare'. Ci sono rimasto 10 anni, vincendo 4 Scudetti. Bloccavo la palla, non respingevo con i pugni, mi allenavo tenendo in mano i tappi delle bottiglie. Paravo con i guanti in cuoio”.
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