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Maldini e Gazidis, uniti per il Milan e il comune obiettivo Champions

Daniele Triolo

Paolo Maldini e Ivan Gazidis, dirigenti del Milan, hanno avuto dei dissidi per la questione SuperLega. Ora, però, è tempo di restare compatti

L'obiettivo del Milan è la qualificazione in Champions League. Quindi Paolo Maldini ed Ivan Gazidis, dirigenti rossoneri, resteranno uniti e compatti per il bene del club rossonero, nel tentativo di raggiungere quanto agognato. Ne ha parlato il quotidiano 'Tuttosport' questa mattina in edicola, facendo presente come sia vivamente sconsigliata, tra i due, una nuova fase di tensione (qualora vi sia realmente) in questo complicato rush finale della stagione.

Le dichiarazioni di Maldini nel pre-partita di Milan-Sassuolo ("SuperLega? L'ho saputo dal comunicato come tutti voi") non sono passate inosservate. Riportando, inevitabilmente, alla memoria quanto stava accadendo un anno fa. Quando, ad alimentare il fuoco della polemica interna con Gazidis era la scelta, da parte dell'A.D. sudafricano, di affidarsi a Ralf Rangnick.

Il tedesco avrebbe rilevato tanto Maldini nel ruolo di direttore tecnico del Diavolo, quanto Stefano Pioli in quello di allenatore. I risultati del Milan sul campo, ed il fatto che il gruppo dei calciatori stesse tutta dalla parte dell'allenatore emiliano, fecero poi cambiare idea a Gazidis.

Ora, se vi sia stata, negli ultimi giorni, maretta tra Maldini e Gazidis, le due 'anime' del Milan, non è dato saperlo con certezza. Sicuramente, però, l'adesione del Milan al progetto del nuovo torneo europeo infrasettimanale è stata avallata dalla proprietà e dai suoi rappresentanti.

In un periodo, però, in cui il Milan sta lottando, con le unghie e con i denti, per il conseguimento di un posto nella prossima Champions League, competizione alla quale i rossoneri non partecipano dalla stagione 2013-2014, è meglio tenere lontani discorsi interni. Sono problemi che possono, in qualche maniera, far soffiare nuovi venti di tempesta a Milanello e dintorni.

Secondo 'Tuttosport', un ruolo politico importante lo ha giocato il Presidente del Milan, Paolo Scaroni. Il quale ha voluto inserire nel contratto per la SuperLega, quale clausola di adesione, il fatto che non andasse in contrasto con UEFA e FIFA. Ed è sempre grazie a lui se il Milan non ha subito violenti attacchi in Lega Calcio come successo a Juventus e Inter.

Scaroni, infatti, nonostante possa presentare ugualmente le sue dimissioni da Consigliere, è stato un fautore delle trattative per l'ingresso dei fondi di investimento in Lega Calcio ed è schierato al fianco del Presidente Paolo Dal Pino. Milan, dalla Spagna rilanciano: "Ecco il sostituto di Donnarumma" >>>