Marina Berlusconi: “Cessione Milan? Un sollievo per i conti, ma è una sconfitta”

"Nessuna vittoria, la vendita del Milan ha rappresentato una sconfitta per tutti", così Marina Berlusconi, presidente di Mondadori e Fininvest, ha commentato la cessione del Milan a Yonghong Li. "Quello del closing - ha continuato in una lunga intervista al Corriere della Sera, in edicola oggi, spaziando su più temi - non è stato un gran giorno nè per mio padre nè per la nostra famiglia. Ma non poteva fare altrimenti, mio padre l'ha spiegato in quella . E, se guardiamo al nostro gruppo, l'impatto positivo della vendita sui conti, tra l'incasso e gli esborsi annui che non dovremo più sostenere, è davvero rilevante".

Le dichiarazioni di Marina Berlusconi fanno il paio con quelle dello zio Paolo, che già ieri aveva sottolineato come la famiglia non abbia mai interferito con le vicende del Milan e non abbia mai chiesto di cedere la società. Anzi, è stato una scelta molto sofferta, presa dallo stesso Silvio Berlusconi: "Sapevamo che prima o poi il closing si sarebbe concretizzato, ma in realtà non si può ritenere di essere mai davvero preparati di fronte ad uno scenario del genere. Non dopo 31 anni. Mio fratello è molto addolorato, ma dopo l'operazione al cuore ha prevalso la voglia di stare di più con i suoi cari. La famiglia non l’ha mai obbligato a fare nulla. Anzi, gli è stato detto più di una volta che se avesse voluto tenere il Milan avremmo continuato a sostenere economicamente il club nonostante sarebbe stato complicato. Ma in lui ha prevalso la razionalità ()".

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