CALCIOMERCATO MILAN

Mercato Milan, 134 milioni spesi con una filosofia ben chiara: il punto

Daniele Triolo Redattore 

Il Milan ha vissuto una sessione estiva di mercato da protagonista: ben 10 acquisti effettuati per 134 milioni di euro investiti

Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha pubblicato un interessante approfondimento sulla sessione estiva di mercato condotta dal Milan sotto la gestione di Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada. Il Diavolo ha speso 134 milioni di euro tra parte fissa (113) e bonus (21). Uno sforzo che va ben oltre i soldi incassati dalla cessione di Sandro Tonali al Newcastle United (70 milioni di euro).

Mercato Milan, l'analisi del 'CorSport' sulla sessione estiva

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Tutti i 10 acquisti effettuati dal Milan nel mercato estivo sono a titolo definitivo, senza alcun ricorso ai prestiti. In pratica, visto che il club di Via Aldo Rossi dovrebbe riportare circa 15 milioni di euro di utile nel bilancio 2022-2023, e che gli ammortamenti dei cartellini ammontano a circa 45 milioni di euro, Furlani e e Moncada hanno reinvestito, per il 'CorSport', lo “spazio reddituale” creato in una stagione dai ricavi in netta crescita (+30% rispetto all’anno precedente).

Al di là delle cifre, il mercato del Milan è parso produttivo anche e soprattutto dal punto di vita tecnico. Fascia destra completamente rifatta, centrocampo rinnovato. Attacco che ha subito un robusto restyling. Il tutto - e qui, per il quotidiano romano, sta il capolavoro di Furlani e Moncada - senza alzare il costo complessivo della rosa. Gli ammortamenti dei cartellini, infatti, sono cresciuti di 15,6 milioni di euro, ma è sceso il costo aziendale del monte stipendi. Infatti, 44 milioni di euro prendevano in totale i giocatori partiti, 33 ne percepiscono quelli arrivati.

Pertanto, l'impatto totale negativo (stipendi più ammortamenti) sarà limitato a 5 milioni di euro, su un bilancio 2023-2024, che, ad ogni modo, beneficerà di 60 milioni di euro di plusvalenza per la cessione di Tonali ai quali verranno sottratti 2,2 milioni di euro di minusvalenza per la partenza di Ante Rebić. Nel complesso, la sessione estiva 2023 di mercato ha confermato l'approccio adottato dal Milan negli ultimi anni.


Ecco dove si vede l'effetto Moneyball

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Ovvero, attenzione all'impiego delle risorse, nell'ambito di una crescita tecnica e sportiva continua, ma sostenibile. L'effetto Moneyball, di fatto, non equivale a pescare giocatori sconosciuti pescati con un algoritmo informatico, bensì massimizzare la performance attesa utilizzando metodi statistici. Con l'aggiunta di una variabile, economico, all'algoritmo, di modo da massimizzare il rendimento per gli azionisti.

L'interesse di tifosi e proprietà va di pari passo. Il ritorno economico può esserci solo se la squadra vince. Ecco perché, nell'analisi del 'Corriere dello Sport', c'è scritto come ci si possa attendere una progressione degli investimenti sul mercato se i risultati del Milan e la sua crescita complessiva saranno soddisfacenti. Inoltre, considerando come Furlani e Moncada volessero spendere 18 milioni di euro per Mehdi Taremi nel finale del mercato, fa pensare come il Diavolo possa aver conservato quei soldi per gennaio o giugno 2024. Per una grande punta che raccolga l'eredità di Olivier Giroud. Mercato Milan, ecco il gran colpo previsto per il 2024 >>>


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