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Milan al comando con 100 milioni: nessuno in Europa costa di meno

Daniele Triolo

Il Milan di Stefano Pioli guida la classifica in Serie A con il monte ingaggi più basso tra le big italiane e delle capolista europee

'La Gazzetta dello Sport' ha dedicato uno speciale al Milan di Stefano Pioli, capolista dell'attuale torneo di Serie A, perché sta dimostrando una cosa. Ovvero che è possibile vincere, o quanto meno lottare per farlo, anche senza fare follie economiche. Cagliari-Milan, per esempio, è stata decisa da Ismaël Bennacer, che arrivò in rossonero nel 2019 dall'Empoli retrocesso per soli 16 milioni di euro con un contratto da 1,5 milioni di euro netti a stagione.

Oggi il valore del centrocampista franco-algerino si è triplicato e, di conseguenza, presto rinnoverà quell'accordo portando il suo stipendio a 4 milioni di euro. Un salto notevole, ha evidenziato la 'rosea', ma giustificato dalle sue prestazioni. E, comunque, l'ingaggio resta sempre 'alla portata' del monte stipendi rossonero. Gestito e rimodellato dalla proprietà, il fondo Elliott Management Corporation, secondo le linee guida della sostenibilità con risultati positivi.

Il costo della rosa del Milan, ha evidenziato infatti la 'rosea', è sceso dai 150 milioni lordi della stagione 2018-2019 ai circa 100 attuali. Il rendimento sul campo, però, è migliorato tantissimo. Il primo Milan di Elliott chiuse al quinto posto. Quello odierno comanda il campionato, dopo essere tornato in Champions League a distanza di 7 anni dall'ultima volta. Il cammino del Diavolo, di fatto, è in controtendenza rispetto al calcio moderno.

Tra le prime 4 in Serie A, il Milan è quello che spende di meno per gli ingaggi dei calciatori. La rosa del Napoli 'pesa' a bilancio per 110 milioni di euro, quella dell'Inter per 130, mentre la Juventus stacca tutti (172). Dušan Vlahović prende 7 milioni di euro netti a stagione, ma in bianconero ha davanti Matthijs de Ligt (10), Adrien Rabiot (8) e Paulo Dybala (7,3). Nel Milan, è Zlatan Ibrahimović a prendere quanto il serbo, ma è l'ingaggio massimo.

Alle spalle di Ibra, troviamo Alessio Romagnoli (6 milioni di euro netti, ma andrà a scadenza) e Theo Hernández, fresco di rinnovo, con 4. Medesima cifra che andrà a guadagnare, come detto, Bennacer e che prenderà, non appena rinnoverà fino al 30 giugno 2026, anche Rafael Leão. Allargando, poi, il ragionamento all'Europa, non c'è partita. Le capolista dei Top 5 campionati europei spendono tutti più del Milan.

Il Bayern Monaco in Bundesliga ha un monte ingaggi lordo di 192 milioni di euro all'anno. Quindi, troviamo il Manchester City con 258 in Premier League, il Real Madrid con 401 nella Liga e, infine, naturalmente, il PSG con 470 in Ligue 1. La squadra dell'ex rossonero Gianluigi Donnarumma costa cinque volte di più quella di Mike Maignan e compagni! C'è una grossa forbice anche tra i rossoneri e le altre grandi d'Europa.

Il Barcellona, per esempio, viaggia tra i 460 e i 470 milioni di euro lordi all'anno, Manchester United, Liverpool e Chelsea in una forbice compresa tra 204 e 186 milioni. 'La Gazzetta dello Sport' ha evidenziato, poi, come sulla 'cura dimagrante' del Milan incidano le uscite. Gli addii dello stesso Donnarumma e di Hakan Çalhanoğlu hanno consentito di risparmiare 15 milioni di euro lordi, senza che la squadra ci abbia rimesso.

Lo spot migliore, insomma, per la filosofia di Elliott che, comunque, quando un investimento vale la pena, come i 29 milioni di euro spesi per Fikayo Tomori, apre il portafoglio eccome. Milan, il nuovo bomber arriva dalla Liga? Le ultime news di mercato >>>

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