Milan, Ancelotti e Pioli uniti da quel magico filo rossonero

Che si tratti di due tecnici completamente diversi l'uno dall'altro questo è sotto gli occhi di tutti, ma Carlo Ancelotti e Stefano Pioli non sono poi così lontani.

Questa sera Ancelotti si giocherà l'accesso alla finale di Champions League con il suo Real Madrid: dovrà ribaltare il 4-3 impostogli dal Manchester City all'andata. In caso di successo, sarebbe la quinta finale per il tecnico madridista.

Come riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, però, seppur l'attuale allenatore del Milan non abbia mai vinto nulla, non si discosta poi così tanto da Carletto.

All'apparenza, non ci potrebbero essere due mondi più opposti di così. Ancelotti, 62enne, ha un palmares di vittorie da fare invidia a tutti, Pioli, 56enne, deve ancora accogliere il suo primo acuto.

Eppure, i due tecnici non sono poi così lontani: c'è un filo rossonero che li unisce. E quel filo è la capacità di aver creato un gruppo unitissimo, fondato sull'umanità e sulla sensibilità psicologica.

I due Milan a confronto sono ovviamente diversi: quello ancelottiano era stracolmo di campioni, quello di Pioli, invece, è ricco di giovani promettenti e vogliosi di vincere. Entrambi gli allenatori hanno avuto periodi più o meno felici: Ancelotti ed i suoi furono bravi a risorgere dopo Istanbul. Pioli, invece, è stato bravo nel concentrarsi solo sui suoi ragazzi, anche quando, nel giugno 2020, sembrava vicinissimo all'addio.

Oggi, invece, parliamo di un Milan in piena corsa per il titolo, a tre giornate dalla fine, e per il secondo anno consecutivo in Champions League, dopo un'assenza di più di sette anni. Ancelotti, invece, si è fatto apprezzare ovunque, anche se alcune esperienze, come quella di Napoli, lo hanno visto fallire.

Infine, entrambi puntano forte sui campioni. Ma prima di tutto, sanno parlare agli uomini: ecco perché, in fondo, Ancelotti e Pioli non sono poi così lontani. Milan, le top news di oggi: esclusiva Padovan, Ibra e il suo futuro.

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