Il Milan di Sergio Conceiçao continua a vivere di luci e ombre, con una prestazione che, ancora una volta, riflette le difficoltà di una stagione altalenante. Il pareggio 2-2 contro la Fiorentina, arrivato dopo un’altra rimonta, non può che lasciare l’amaro in bocca: se da un lato la reazione della squadra dimostra carattere, dall’altro il risultato finale non porta a nulla di concreto, con le speranze di quarto posto ormai svanite.


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Milan, ancora una rimonta senza gloria: Conceicao si prende le colpe
Come riferito dalla Gazzetta dello Sport, una delle note più particolari della partita è stata la presenza di due “alleati” a bordo campo: Alessandro Florenzi a sinistra e Pavlovic a destra. I due difensori si sono fatti notare non solo per la loro presenza costante vicino a Conceiçao, ma anche per le indicazioni rivolte ai compagni, come nel caso di Pavlovic, che ha suggerito a Jovic la posizione giusta per il gol del pari. Un momento che potrebbe essere interpretato come un segno di unità di gruppo, ma che apre anche un interrogativo: la squadra ha davvero bisogno di questi soccorsi dal tecnico, o è una debolezza della guida stessa?
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Il tecnico portoghese ha analizzato così la situazione a fine partita:
—«Ci sono tanti errori individuali, non solo in difesa. Stiamo cercando di migliorare certi atteggiamenti che si imparano da ragazzini, ma per me non è facile. In più sbagliamo troppi gol e ci manca equilibrio. L’approccio è stato brutto, con errori incredibili. Il responsabile sono io», ha dichiarato Conceiçao, prendendosi la piena responsabilità.
Il Milan, comunque, sta sviluppando una personalità chiara sotto la guida di Conceiçao. Le rimonte contro Lecce e Como, e la reazione dopo il doppio svantaggio a Napoli, sono segnali di una squadra che, almeno a tratti, sa reagire. Ma la costante mancanza di equilibrio e l’approccio spesso troppo molle continuano a rappresentare i principali problemi. La Fiorentina è andata in vantaggio 2-0, ma la reazione rossonera, con i gol di Abraham e Jovic, ha dato nuova linfa, anche se non sufficiente a portare a casa i tre punti.
Il momento di tensione più alto è arrivato quando Conceiçao ha sostituito Musah, autore di un errore che ha portato al primo gol della Fiorentina. Il giovane centrocampista, visibilmente contrariato, è uscito dal campo senza salutare né l’allenatore né i compagni. Solo pochi minuti dopo, però, si è riavvicinato a Conceicao, dimostrando che il caso era già chiuso.
Il tecnico ha commentato anche la situazione di Musah, dichiarando: «Era fresco e in allenamento aveva fatto bene, ma in partita non stava andando e ho deciso di cambiarlo. È un bravissimo ragazzo e ci sono partite che girano così».
Conceição, pur esprimendo la sua delusione per l’andamento della stagione, non ha mostrato segni di cedimento e ha risposto con leggerezza a chi gli chiedeva se, dopo le difficoltà, ci fosse in previsione un cambio sulla panchina: «Mi ha fatto ridere questa domanda», ha dichiarato.
Con il pareggio che serve a poco e la consapevolezza di dover migliorare in molti aspetti, il Milan si trova a un bivio: i problemi individuali e il fragore psicologico della squadra sono tangibili, e solo una vera rivoluzione tattica e mentale potrebbe dare a Conceiçao la forza per far ripartire il club nelle prossime settimane.
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