Nel suo editoriale per Sportitalia, Valentina Ballarini ha parlato del Milan, di Gerry Cardinale ma anche di Zlatan Ibrahimovic
Nel suo editoriale per Sportitalia, Valentina Ballarini ha parlato del Milan, di Gerry Cardinale ma anche di Zlatan Ibrahimovic: "La “sindrome” Friedkin si è impossessata di Gerry Cardinale. Era difficile fare più confusione dei proprietari della Roma, Cardinale, forse, c’è riuscito. Le ultime 24 ore sono state le più “particolari” della storia del Milan e anche le più lontane dalla storia del Milan. Sembrava una fiction, era realtà. Fonseca davanti ai microfoni dopo l’1-1 contro la Roma, prima si dichiarava solido sulla panchina del Milan, per poi annunciare lui stesso, dopo una manciata di minuti, l’esonero. Da solo. Ecco questo, per me, è stato l’emblema del caos imbarazzante rossonero, più dell’arrivo in tempi record di Sergio Conceicao, più dell’aver contattato prima dell’ex Porto Maurizio Sarri, come raccontato da Alfredo Pedullà, più del contratto “di prova” stile Nba fatto al nuovo allenatore".
La nota conduttrice ha poi continuato: "Fonseca ha detto di non aver litigato con Ibra, ma nel frattempo nel suo post di saluto al mondo Milan ringrazia tutti tranne i dirigenti. E il Milan e Fonseca hanno anche smesso di seguirsi su instagram. Perché qualcosa è successo e Fonseca è stato lasciato solo. Mollato dalla società e mollato da qualche giocatore. Inutile girarci intorno, le frizioni con Leao e Theo hanno condizionato il suo percorso, ma c’è modo e modo per dirsi addio. E rimanendo al campo, per dirne una, non mi sembra che preferire Jimenez al posto di Theo sia stata una scelta folle e scellerata da parte del portoghese. Tutt’altro. L’altro tema da analizzare, leggendo nel dettaglio il comunicato della curva sud rossonera, riguarda Zlatan Ibrahimovic. Mai vista una parabola come la sua, mai vista una parabola così discendente. Ibra era davvero un Dio per tutto il popolo rossonero, adesso per quello stesso popolo è il colpevole insieme a Cardinale".