'Tuttosport' oggi in edicola ha ricordato come, da quando allena il Milan, la partita in casa dell'Atalanta per Stefano Pioli sia, di fatto, uno snodo fondamentale delle sue stagioni in rossonero. Sia quando è stato travolto dai nerazzurri (0-5 il 22 dicembre 2019) sia quando ha vinto, invece, con il Diavolo, come domenica scorsa (2-3), non si è mai trattato di una semplice partita persa o vinta.
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Milan, Bergamo il trampolino di lancio per Pioli: ora come nel 2019
Dal 2019, Atalanta-Milan, di fatto, è il trampolino di lancio per Stefano Pioli. Il tecnico rossonero cerca dalla gara di domenica altra linfa
Si può invece affermare come i migliori successi del Milan di Pioli siano nati sul campo della formazione di Gian Piero Gasperini. Giunto al Milan nell'ottobre 2019, al posto di Marco Giampaolo, Pioli ha trascorso i primi mesi tra alti e bassi, fino al tracollo di cui sopra. Tanto che la sua panchina finì subito a rischio. Poi, però, dalla quella disfatta, grazie anche all'arrivo di Simon Kjaer e Zlatan Ibrahimovic, i rossoneri hanno iniziato la risalita.
È iniziato un percorso che ha portato, nel post-lockdown, il Milan di Pioli a giocare bene ed a qualificarsi in Europa League. Una missione completata, la passata stagione, con il secondo posto e la qualificazione in Champions League dopo oltre sette anni di assenza. Dove è arrivata la qualificazione matematica? Atalanta-Milan, of course, del 23 maggio scorso, finita 0-2 con i due calci di rigore trasformati da Franck Kessié.
Domenica sera, poi, sono arrivati altre tre punti a Bergamo per il Milan di Pioli. Una semplice vittoria? Non proprio. Sono state poste basi per ulteriori, future soddisfazioni, si è dato un segnale di maturità, concretezza e consapevolezza nei propri mezzi, nella propria forza. Dall'ultima trasferta in casa dell'Atalanta, in fin dei conti, è uscita una squadra da Scudetto. Ed in due anni scarsi, progressi mica male. Le Top News di oggi sul Milan: il giusto premio per Leao, Ibra non ha dubbi sullo scudetto
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