RASSEGNA STAMPA

Milan-Bruges, la serata di Reijnders. Leao e Camarda, gli umori opposti

Francesco Aliperta Redattore 

Il Milan di Paulo Fonseca ha battuto il Bruges di Nicky Hayen per 3-1 ieri sera a 'San Siro' in occasione della terza partita della Fase Campionato della Champions League 2024-2025 ma, come evidenziato da 'Tuttosport' oggi in edicola, non si può non parlare della serata vissuta da Rafael Leao.

Il Diavolo, infatti, andato avanti al 34' con il gol di Christian Pulisic direttamente da calcio d'angolo, si è fatto raggiungere a inizio ripresa dagli ospiti, a segno con Kyriani Sabbe, nonostante giocasse in superiorità numerica per l'espulsione di Raphael Onyedika al 40'.

Non era un gran bel Milan, dunque, quando, al 60', Fonseca ha tolto dal campo un pallido Ruben Loftus-Cheek e proprio Leao, inserendo sul terreno di gioco Noah Okafor e Samuel Chukwueze. Cambi indovinati, perché lo svizzero e il nigeriano hanno fornito i due assist per la doppietta della vittoria, firmata da Tijjani Reijnders.

Leao, che doveva ancora accomodarsi in panchina, ha esultato a bordo campo. «Non l’ho tolto per punirlo - ha spiegato Fonseca dopo Milan-Bruges -, ho capito che avevamo bisogno di energie nuove. Rafa deve vivere con normalità il fatto che può uscire». In fin dei conti, il portoghese aveva pur giocato una discreta partita, senza riuscire, però, a trovare il guizzo decisivo. Arrivato, in questo caso, grazie ai suoi compagni.

Se prima era un intoccabile, ora per Leao, nel Milan, la situazione cambia. Il nativo di Almada deve essere consapevole che, per mantenere lo status di titolare, deve dare sempre il 100% e anche di più, gettando il cuore oltre l'ostacolo per il bene supremo della sua squadra.

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