RASSEGNA STAMPA

Milan-Bruges, la serata di Reijnders. Leao e Camarda, gli umori opposti

Francesco Aliperta Redattore 

Secondo quanto riferito dal Corriere della SeraMilan e Inter potrebbero presentare a breve una manifestazione di interesse per realizzare un nuovo stadio condiviso, che prevederebbe l’acquisto dell'area di San Siro, lo sviluppo delle zone circostanti e la rifunzionalizzazione del Meazza.

Queste informazioni sono emerse da un recente incontro tra il sindaco Giuseppe Sala, una delegazione di Inter e Milan composta dai dirigenti e dai rappresentanti delle rispettive proprietà, Oaktree Capital e Redbird Capital Partners, e la soprintendente Emanuela Carpani. Presenti anche il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e il ministro dello Sport, Andrea Abodi.

"Possiamo costruire un nuovo stadio a San Siro, mantenendo il secondo anello dell'attuale impianto", ha dichiarato il presidente del MilanPaolo Scaroni poco prima dell'inizio della partita contro il Brugge. Ha poi aggiunto che l’incontro è stato molto costruttivo e ha avvicinato i club all'idea di costruire un nuovo stadio nell'area di San Siro"Teniamo comunque presente la nostra opzione di San Donato, dove abbiamo investito tempo e circa 40 milioni".

Secondo una nota del Comune, durante l'incontro è stata presentata l'ipotesi di costruzione del nuovo stadio e le linee guida relative al futuro del vecchio impianto, già discusse con la soprintendente Carpani. Il comunicato ha evidenziato che tutti i partecipanti hanno espresso "apprezzamento e soddisfazione" e che i club procederanno a breve con la presentazione della manifestazione di interesse necessaria per continuare il processo.

Tuttavia, restano ancora alcuni nodi da sciogliere. Un aspetto cruciale è il parere dell’Agenzia delle Entrate, che dovrà valutare il costo per i club nell'acquisto dell'area dal Comune, oltre alla risposta della politica locale riguardo le possibili proteste per l'abbattimento del vecchio stadio. In parallelo, il Milan continua a portare avanti il progetto a San Donato, dimostrando che, sebbene le trattative siano in corso, ci sono più opzioni sul tavolo.


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