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Olivier Giroud, attaccante del Milan (Getty Images)
L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' si sofferma sull'esordio assoluto a San Siro di Olivier Giroud in occasione di Milan-Cagliari. Il francese ha calcato i campi di mezzo mondo, ma non ha mai calpestato l'erba del Meazza. La sua avventura rossonera è iniziata con il piede giusto, tra l'intesa con Stefano Pioli e un feeling con i compagni che gli ha già permesso di segnare tre gol nelle amichevoli pre campionato. Il giocatore sente già di far parte del gruppo e, questa sera, cercherà il suo primo sigillo ufficiale.
Per farlo dovrà sfatare quella che ormai è universalmente riconosciuta come 'La maledizione del numero 9'. Un numero che, dopo l'addio di Filippo Inzaghi, ha messo in ginocchio tutti gli attaccanti che hanno deciso di indossarlo. Tutti coloro che hanno scelto questa maglia non solo hanno steccato alla prima in campionato, ma sono rimasti all'asciutto anche alla prima a San Siro. Luiz Adriano, in gol contro l'Empoli nella stagione 2015-2016, rappresenta l'unica eccezione. Ma le cose non andarono di certo meglio: le reti alla fine furono soltanto 4. Nella stagione successiva ci fu il cambio dalla 9 alla 7, poi la cessione a gennaio allo Spartak Mosca.
L'ultima vera illusione per i tifosi del Milan si chiama Gonzalo Higuain. L'argentino, arrivato da salvatore della patria, si è poi trasferito al Chelsea dopo soltanto 4 mesi. Ci sono tanti buoni motivi perché questo numero possa spaventare, ma Giroud non crede ad una scaramanzia accettata persino dal Dio Zlatan Ibrahimovic, che ha scansato la numero 9 scegliendo la 11 dell'ultimo scudetto. Nella storia del francese i gol e i trofei sono sempre arrivati a prescindere dalla casacca indossata. Chi ha scommesso sulle sue qualità è convinto che tutto ciò possa ripetersi anche al Milan. Segui con noi la giornata di Tiemoué Bakayoko tra visite mediche e firma sul contratto
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