Per il 'CorSport', queste - a partire da Milan-Cagliari - saranno le ultime tre partite di Pioli sulla panchina dei rossoneri. Poi sarà addio dopo cinque anni. Dopo il 26 maggio, fine del campionato, il tecnico di Parma si incontrerà con il club per discutere delle modalità della separazione. Secondo alcuni, però, Pioli è stato anche parafulmine della società per tutta la stagione, un po' il capro espiatorio di ogni problema del Diavolo.
E lui non l'ha smentito: «Credo che nella figura dell'allenatore, nel mio ruolo c'è anche fare il parafulmine, proteggere la squadra, proteggere il club perché le responsabilità ci sono tutte e questo non è mai stato un problema per me». Intanto, il suo Milan dovrà battere il Cagliari di Claudio Ranieri per assicurarsi la 'Final Four' della Supercoppa Italiana a gennaio 2025. «Stiamo parlando di un grandissimo allenatore che ho avuto la fortuna di avere da giocatore. Io ho avuto tre maestri. Trapattoni, Bagnoli e Ranieri. Claudio è un top, in tutto. Come stile, come signorilità, come capacità di motivare, come capacità di allenare».
"Rimpianto? In semifinale di Europa League potevamo andarci noi"
—Il rimpianto più grande della stagione del Milan, secondo Pioli, è arrivato proprio sul finale: «Il rimpianto di quest'anno sono state le due partite contro la Roma, nel modo più assoluto, perché potevamo andarci anche noi in semifinale contro il Bayer Leverkusen. Poi avevo detto che Atalanta e Bayer potevano arrivare in finale perché le qualità della squadra e degli allenatori sono alte», ha confessato Pioli alla vigilia di Milan-Cagliari. LEGGI ANCHE: Cessione Milan, socio all’orizzonte per Cardinale: una vecchia conoscenza >>>
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