Stefano Pioli, allenatore rossonero, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Cagliari. Uno stralcio delle sue dichiarazioni
Stefano Pioli, allenatore rossonero, ha parlato ieri - in conferenza stampa a Milanello - per presentare i temi principali di Milan-Cagliari, partita della 36^ giornata della Serie A 2023-2024. Le dichiarazioni di Pioli sono state riportate, tra i quotidiani sportivi oggi in edicola, anche dal 'Corriere dello Sport'.
Milan-Cagliari, le parole di Pioli in conferenza stampa
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Per il Milan che affronterà oggi alle ore 20:45 il Cagliari altra giornata surreale: a secco di vittorie da oltre un mese e ancora una volta con i tifosi in sciopero. Pioli ha esordito così: «È troppo lungo il periodo dal quale arriviamo senza una vittoria. Il secondo posto credo sia un obiettivo importante e non è del tutto conquistato. Vogliamo vincere perché siamo dei professionisti, per orgoglio e rispetto per il nostro club, per i nostri tifosi e tutte le motivazioni che ci sono dentro questa partita».
Per il 'CorSport', queste - a partire da Milan-Cagliari - saranno le ultime tre partite di Pioli sulla panchina dei rossoneri. Poi sarà addio dopo cinque anni. Dopo il 26 maggio, fine del campionato, il tecnico di Parma si incontrerà con il club per discutere delle modalità della separazione. Secondo alcuni, però, Pioli è stato anche parafulmine della società per tutta la stagione, un po' il capro espiatorio di ogni problema del Diavolo.
E lui non l'ha smentito: «Credo che nella figura dell'allenatore, nel mio ruolo c'è anche fare il parafulmine, proteggere la squadra, proteggere il club perché le responsabilità ci sono tutte e questo non è mai stato un problema per me». Intanto, il suo Milan dovrà battere il Cagliari di Claudio Ranieri per assicurarsi la 'Final Four' della Supercoppa Italiana a gennaio 2025. «Stiamo parlando di un grandissimo allenatore che ho avuto la fortuna di avere da giocatore. Io ho avuto tre maestri. Trapattoni, Bagnoli e Ranieri. Claudio è un top, in tutto. Come stile, come signorilità, come capacità di motivare, come capacità di allenare».