"Ho visto solo giocare Camarda e l’ho trasformato in uno dei miei tormentoni perché vittima di «quelli che i giovani è meglio che aspettino». Perché i giovani sono certezze: se li incontri, devi mandarli subito all’esame di maturità: l’ho fatto con tanti apprendisti giornalisti che son diventati campioni".
"Non sto a raccontare quanti giovani calciatori ho “sentito” al nascere. Ne cito uno, Giancarlo Antognoni, visto live a 16 anni al Torneo di Viareggio, applaudito a Verona poco dopo, titolare in Viola, quando il Corriere dello Sport lo definì “ il nuovo Rivera”. Questa è nostalgia di un calcio che amava i giovani. In fondo, proprio di ‘sti tempi si menziona Roberto Mancini - che coltivai a Bologna che aveva 14 anni - e di Retegui, nazionale argentino a 19 anni poi azzurro".
"Se Camarda è arrivato a splendere sotto le luci di San Siro è merito di due uomini. Stefano Pioli, che l'ha fatto esordire in campionato a 15 anni, 8 mesi e 15 giorni diventando il più giovane debuttante della Serie A, scavalcando Paolo Maldini. Paulo Fonseca - uno che non è sicuramente uomo di calcio, checché ne dicano i criticoni davanti ai recenti fatti creando polemiche".
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