Francesco Camarda, martedì sera, ha scritto la storia del Milan e dell'Italia in Champions League: ecco il commento di Cucci al CorSport.
Martedì sera, Francesco Camarda ha scritto la storia diventando il più giovane calciatore del Milan, nonché il più giovane italiano, ad aver esordito in UEFA Champions League. Questa mattina, nell'edizione odierna del Corriere dello Sport, il giornalista Italo Cucci ha commentato questo traguardo importante:
"Francesco Camarda - 16 anni, 226 giorni e una sera a San Siro per segnare un bellissimo e storico gol - lo colloco fra gli Amarcord più belli. Anche se il VAR abbia spento in un attimo il suo sorriso, gli abbracci dei compagni e la festa che lo stadio aveva acceso per lui fin dalle prime battute di una partita poi vinta".
"Ho visto solo giocare Camarda e l’ho trasformato in uno dei miei tormentoni perché vittima di «quelli che i giovani è meglio che aspettino». Perché i giovani sono certezze: se li incontri, devi mandarli subito all’esame di maturità: l’ho fatto con tanti apprendisti giornalisti che son diventati campioni".
"Non sto a raccontare quanti giovani calciatori ho “sentito” al nascere. Ne cito uno, Giancarlo Antognoni, visto live a 16 anni al Torneo di Viareggio, applaudito a Verona poco dopo, titolare in Viola, quando il Corriere dello Sport lo definì “ il nuovo Rivera”. Questa è nostalgia di un calcio che amava i giovani. In fondo, proprio di ‘sti tempi si menziona Roberto Mancini - che coltivai a Bologna che aveva 14 anni - e di Retegui, nazionale argentino a 19 anni poi azzurro".