'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato di Rafael Leao, attaccante del Milan di Paulo Fonseca che, in questo periodo della stagione, non sta vivendo di certo un gran momento. Martedì sera, a 'San Siro', sostituito dopo un'ora di gioco in Milan-Bruges da Noah Okafor, ha visto l'amico e compagno servire immediatamente dopo l'assist a Tijjani Reijnders per il gol del nuovo vantaggio rossonero contro i belgi.
Lui, Leao, si è limitato ad alzare le braccia in segno di esultanza per poi sedersi in panchina. Ha partecipato alla grande festa per il gol - poi annullato - di Francesco Camarda, ma si è infilato immediatamente negli spogliatoi al fischio finale dell'arbitro tedesco Felix Zwayer. Quindi, ha proseguito la 'rosea', Leao è uscito poi dallo stadio di 'San Siro', la sera, a testa bassa. Zaino in spalla, in mano beauty case e una maglietta del Bruges.
L'amarezza del giocatore, ad ogni modo, resta. Lui vorrebbe riuscire ad essere più incisivo per le sorti della squadra. È dispiaciuto per non riuscire a dare il suo apporto come vorrebbe. La forma fisica non è delle migliori, sicuramente andrà meglio più in là, così come è stato anche nelle stagioni precedenti. Il Milan cosa pensa di questa situazione? 'La Gazzetta dello Sport' ha rivelato come, ieri, Giorgio Furlani - amministratore delegato del club rossonero - abbia parlato di ciò con l'entourage di Leao.
La sintesi del confronto è che Leao è giù di corda ma non aspetta altro che un’occasione per ritirarsi su. Non ci sarebbero problemi particolari con l’allenatore. Per Bologna-Milan, Leao e l'amico Okafor si giocano una maglia da titolare: ballottaggio aperto. Il Milan ritiene che Leao sia il giocatore più bravo della squadra e che, a lungo andare, non possa esistere un grande Milan senza di lui. LEGGI ANCHE: Milan, senti Crespo: “Leao mi sembra confuso”. Poi bacchetta Fonseca >>>