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Milan, il duro attacco di Cardinale all’Inter e la risposta dei nerazzurri

Daniele Triolo Redattore 
Gerry Cardinale, managing partner di RedBird e proprietario del Milan, ha citato l'Inter in un case study dell'Harvard Business School

La 'Harvard Business School' di Boston (Massachussets - U.S.A.), ovvero una delle più importante scuole universitarie di economia al mondo, ha realizzato un 'case study' sul Milan e, a tal proposito, ha ottenuto delle dichiarazioni da gran parte del management del club di Via Aldo Rossi.

Quelle che hanno fatto più rumore, ha fatto notare il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola, sia per il periodo di contestazione in cui vengono rivelate sia per il contenuto delle dichiarazioni, sono state quelle di Gerry Cardinale. Il managing partner del fondo RedBird, nonché proprietario del Milan, ha spiazzato tutti così.

Milan, Cardinale all'Inter: "Noi vogliamo vincere con intelligenza"

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«Vincere campionati è ovviamente un obiettivo importante. Ma bisogna bilanciare questo con il vincere con intelligenza - ha sentenziato Cardinale -. L’Inter ha vinto lo Scudetto l’anno scorso e poi è andata in bancarotta: è davvero questo quello che vogliamo?!».

Una frecciata a distanza data nello scorso aprile, divenuta pubblica da poco (documento della HBS rilasciato lo scorso mercoledì 11 dicembre), diretta alla seconda squadra di Milano. Frecciata che, per il 'CorSport', non è stata per nulla gradita ai piani alti dell'Inter. Club con cui, per giunta, il Milan di Cardinale ha rimesso su da poco il percorso per un nuovo stadio condiviso in zona San Siro.


Ecco cosa trapela - in risposta - dal club nerazzurro

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Dall'Inter trapela la risposta a Cardinale, che recita più o meno così: club mai andato in bancarotta, bensì passato di mano (dalla famiglia Zhang al fondo Oaktree) e che sta migliorando sensibilmente i propri conti. Con il pareggio di bilancio in vista alla fine di questo esercizio finanziario.

Il bilancio in attivo, tra l'altro, per Cardinale, è la 'conditio sine qua non' il suo Milan non potrebbe esigere. «Stiamo competendo con club di campionati più ricchi e non possiamo permetterci di pagare i giocatori quanto li pagano loro. Dobbiamo spendere ogni dollaro di capitale in modo più intelligente rispetto ai nostri rivali. Non sto cercando di americanizzare il Milan. Sto cercando di introdurre alcuni elementi americani che possano portare il Milan al livello successivo in modo costruttivo». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Via Tomori, il suo erede già gioca in Serie A >>>