Così fosse, l’assetto societario del Milan verrebbe così riconsiderato, senza però mettere in discussione il controllo del club di Via Aldo Rossi, che resterebbe nelle mani di Cardinale. D'altronde, gli interessi di RedBird nell'area medio-orientale sono noti. Il fondo statunitense ha un'agenzia a Dubai, un ufficio ad Abu Dhabi ed è in attesa anche di aprire una sede a Riyadh.
È importante, però, constatare come, per la prima volta, dopo aver custodito "gelosamente" l'intera proprietà del Milan, ora Cardinale apra ufficialmente ad un eventuale, nuovo ingresso mediorientale nel Milan. I legami, come quello con lo sponsor 'Emirates', già c'erano. Adesso, però, potrebbe nascere qualcosa in più.
Un socio arabo vorrebbe partecipare direttamente alla vita del Milan
—Per 'La Gazzetta dello Sport', infatti, un socio proveniente dal mercato arabo vorrebbe partecipare direttamente alla vita del club. Con il fine unico di incrementare il valore sportivo della rosa, obiettivo a cui dovranno contribuire anche i ricavi generati dal nuovo stadio.
Come palcoscenico di riferimento c’è sempre la Champions League: per il business di Cardinale nel Milan, una sintesi tra sport ed entertainment, è fondamentale. LEGGI ANCHE: Calciomercato - Difensore, il grande sogno del Milan costa 40 milioni >>>
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