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Cardinale si prende Ibrahimovic: non solo Milan, anche altri progetti

Cardinale Ibrahimovic AC Milan
Incontro positivo tra Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic per il ritorno al Milan dello svedese. Che potrà diventare un uomo di RedBird
Daniele Triolo Redattore 

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha fatto il punto sull'incontro avvenuto ieri a Milano tra Gerry Cardinale, managing partner del fondo RedBird e proprietario del Milan e Zlatan Ibrahimovic, ex attaccante rossonero. Summit propedeutico, come noto, ad un ritorno di Ibra al Milan in altra veste.

Cardinale-Ibrahimovic, non solo Milan sul piatto del loro incontro

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Per la 'rosea', nell'appuntamento tra Cardinale e Ibrahimovic si è discusso di un possibile 'ruolo trasversale' per lo svedese, dove il Milan sarebbe la sua principale occupazione. I suoi compiti, però, potrebbero estendersi anche oltre e riguardare anche le altre attività di Cardinale tra sport, media e intrattenimento.


Zlatan parteciperebbe così ad alcuni investimenti, così come fa LeBron James. Da campione dello sport che conosce come funziona lo show business, Ibra potrebbe essere coinvolto nelle collaborazioni che RedBird ha con grandi marchi globali, come i New York Yankees nella Major League Baseball o come Warner Bros nel mondo del cinema. Finanziando magari altri progetti.

Un summit che nulla a che vedere con l'attuale momento del Diavolo

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A Cardinale farebbe comodo avere un partner del livello di Ibrahimovic. Il quale è conosciuto anche nel mercato degli Stati Uniti d'America per aver giocato nella Major League Soccer con i Los Angeles Galaxy. I due si sono visti alla vigilia di Milan-PSG, anche se in maniera 'casuale'. Si sapeva da tempo, infatti, che Cardinale sarebbe tornato a Milano per questa partita e questo summit non ha nulla a che vedere con il momento difficile della squadra di Stefano Pioli.

I colloqui tra Cardinale e Zlatan vanno infatti avanti da settimane. Definire il ruolo dello svedese, esteso come detto a più settori, può infatti necessitare di tempo. Non soltanto Milan, quindi, nel futuro di Ibrahimovic: inquadrarlo, poi, nell'organigramma del club sarebbe stato complesso. A Milanello la sua figura può risultare ingombrante per Pioli e, fuori dal campo, sono da dimostrare le competenze come figura dirigenziale. Una soluzione, questa, che la società infatti esclude per Zlatan. LEGGI ANCHE: Mercato Milan, gennaio scoppiettante: previsti questi colpi >>>

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