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Cardinale-Maldini, rottura: profonde divergenze sul mercato. Il punto

Cardinale Maldini AC Milan
Gerry Cardinale ha comunicato a Paolo Maldini che il Milan andrà avanti senza di lui. Visioni inconciliabili con il direttore tecnico
Daniele Triolo Redattore 

Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha parlato della clamorosa rivoluzione in atto in queste ore in casa Milan. Il proprietario del club rossonero, Gerry Cardinale, non intende andare avanti, infatti, con gli attuali direttori dell'area tecnica (Paolo Maldini) e sportiva (Frederic Massara).

Nelle prossime ore attesa l'ufficialità. Alla base dei contrasti, secondo il quotidiano romano, ci sono visioni diverse sul metodo di portare avanti il club e, più in generale, sulle prospettive future della società. Sotto accusa di Cardinale, anche l'ultimo mercato estivo - 2022 - condotto da Maldini e Massara.


Milan, si cambia: Cardinale non vuole più Maldini

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La rivoluzione rossonera si completerebbe conferendo maggiori poteri all'attuale amministratore delegato, Giorgio Furlani ed al responsabile dell'area scout, Geoffrey Moncada. Sembrerebbe, invece, essere meno a rischio la posizione dell'allenatore del Milan, Stefano Pioli. Ma cosa è successo ieri?

Cardinale e Maldini si sono incontrati in un hotel del centro città. Un summit che, però, non ha prodotto risultati positivi. Un confronto breve, dove Cardinale ha fatto capire di non voler proseguire con Maldini e di voler cambiare rotta. Ora Maldini e Massara interromperanno il lavoro sul mercato già impostato per la stagione 2023-2024. Andrà rivisto totalmente.

Questa rivoluzione, probabilmente, è stata rimandata solo di un anno. Già la passata stagione, infatti, come si ricorderà, Maldini aveva rischiato fino all'ultimo di non rinnovare il suo contratto. Visioni diverse, metodi opposti rispetto alla proprietà. Un feeling che, con tutta probabilità, non è mai scattato.

Ultimamente Maldini aveva chiesto investimenti in alcune dichiarazioni pubbliche nelle notti di Champions League. Parole che la proprietà non ha gradito. Il quasi ex direttore tecnico del Diavolo sperava, secondo il 'CorSport', di poter forzare la mano per avere più disponibilità economica al fine di rinforzare il Milan con giocatori di un certo calibro.

Il mercato è il tema centrale della differenza di vedute

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La proprietà statunitense, invece, preferisce attuare una politica più sostenibile, andando avanti senza compiere passi più lunghi della gamba. Il mercato, pertanto, torna ad essere un tema centrale. Anche la Curva Sud, la sera dell'addio di Zlatan Ibrahimović, aveva chiesto alla proprietà un salto di qualità. Resterà inascoltata?

Cardinale ha un modo di fare e di intendere il calcio diverso da Maldini. L'imprenditore americano, infatti, ha in mente un modello di crescita graduale, dove si possa trarre profitto da sponsor, stadio e sviluppo progressivo del fatturato. Il suo Milan sta già valutando figure per sostituire Maldini: addio ufficiale ad ore.

Servirebbe, ha chiosato il 'Corriere dello Sport', soltanto una retromarcia clamorosa, ormai, per evitare un'annunciata separazione tra le parti. Milan, Maldini licenziato: le motivazioni >>>

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