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Milan, Cardinale vuole la scossa: sostegno a Pioli, ma non può più fallire

Cardinale Pioli AC Milan
Gerry Cardinale, patron del Milan, ha incontrato Stefano Pioli ieri a Milanello. Summit durato più di un'ora e mezza. La ricostruzione
Daniele Triolo Redattore 

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato della situazione di Stefano Pioli, allenatore del Milan, all'indomani dell'incontro, avvenuto ieri a Milanello, con il proprietario del club di Via Aldo Rossi, Gerry Cardinale e l'amministratore delegato della società, Giorgio Furlani.

Il Milan, già nella notte della sconfitta interna (1-3) in Champions League contro il Borussia Dortmund a 'San Siro' aveva preso la decisione di confermare l'allenatore. Nessuna intenzione di stravolgere i piani tecnici, secondo la 'rosea'. Il club, prima ancora di aprire il 'processo' a Pioli, ha considerato le attenuanti.

Milan, l'esito del summit tra Cardinale e Pioli

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Per il Milan, Pioli non è colpevole se gli infortuni non gli permettono di avere la migliore squadra a disposizione. Insomma, gli infortuni non pesano, secondo Cardinale, sulla valutazione del tecnico e del suo staff, ma, al contrario, è un'attenuante che scagiona tutti.

Una linea che la dirigenza ha seguito anche ieri. Cardinale si è presentato a Milanello, centro sportivo del Milan, all'ora di pranzo per ribadire personalmente il proprio sostegno a Pioli. La proprietà, dunque, ha teso la mano al tecnico. Il quale, però, ora sa di non poter più cadere. Deve battere sabato sera il Frosinone e poi procedere spedito.

Nella corsa ai primi quattro posti della classifica non sono ammessi passi falsi. Per il Milan, ha evidenziato 'La Gazzetta dello Sport', non c'è prova che il lavoro di Pioli e soprattutto i carichi di lavoro dello staff tecnico incidano sul numero degli infortuni. Giudicato comunque spropositato. Problema irrisolto da anni. Se non è Pioli, e non sono i suoi collaboratori (possono avere solo una parte di responsabilità), verificate in estate le condizioni dei nuovi acquisti, il motivo va comunque cercato a Milanello: vigilerà la dirigenza.

Cambiare ora il tecnico non sarebbe garanzia di successo

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Inoltre, cambiare ora l'allenatore non sarebbe garanzia di successo. Motivo per cui, oggi, a meno che gli eventi non precipitino, Pioli non rischia la sua panchina.La sostenibilità finanziaria del club, traguardo virtuoso che allo stesso tempo ha portato ai successi sportivi del Milan nell'ultimo periodo, non ammette in ogni caso spese folli per un nuovo allenatore. Cardinale farà una valutazione definitiva del Milan di Pioli quando l'allenatore avrà a disposizione l'intera squadra, semmai accadrà.

Un esame complessivo, poi, verrà fatto a fine stagione. Nel frattempo, però, spetta a Pioli trovare - in fretta - risposte alla crisi di gioco e di risultati del Milan. Il vero obiettivo rimane qualificarsi alla Champions League 2024-2025. Sperando, magari, in un miracolo a Newcastle. Sui social, intanto, i tifosi hanno scaricato il tecnico: su 'Twitter' l’hashtag #PioliOut è costantemente in tendenza. LEGGI ANCHE: Mercato Milan, una clamorosa idea per il vice Giroud >>>

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