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Gerry Cardinale (managing partner RedBird e proprietario AC Milan) a Milanello con l'ex dirigente Paolo Maldini | Milan News (Getty Images)
Paolo Maldini, ex leggenda del Milan in campo e, successivamente, dirigente del club rossonero per cinque anni, dal 2018 al 2023, ha tirato una stoccata verso la proprietà statunitense del Diavolo, quindi al fondo RedBird ed al suo managing partner, Gerry Cardinale. L'uomo che, a inizio giugno 2023, lo ha mandato via dal suo Milan.
In una lunga chiacchierata all'interno del podcast 'Akos', di Luca Gemignani, Maldini, nel passaggio in cui ha parlato di come si gestisce un calciatore nel ruolo di dirigente, ha detto quanto segue. «Quando ho fatto il dirigente, avendo avuto 25 anni di esperienza e ricordando molto bene quello che ho provato da calciatore nei momenti difficili che sono stati tanti, ho cercato di mettere a frutto questa esperienza e cercare di supportare quelli che sono ragazzi molto giovani senza ancora una struttura vera e propria per affrontare determinati pesi (...). Le tante proprietà straniere che arrivano non conoscono bene l’argomento e non vogliono neanche affrontare quel tipo di problema (...). Sappiamo benissimo qual è l’importanza di un supporto, anche a livello morale, ai giocatori. Dico sempre che sono cose non tangibili, ma che fanno le fortune dei club. E le cose non tangibili difficilmente si possono spiegare in un foglio Excel al proprietario».
Insomma, una dimostrazione evidente di come all'ex capitano rossonero di tante battaglie non vada proprio giù come sia gestito attualmente il club dalla proprietà a stelle e strisce. LEGGI ANCHE: Milan, colpo di calciomercato in attacco da Euro2024? Le ultime news >>>
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