Milan, la storia insegna: la nebbia di Belgrado e non solo. Tre punti per svoltare

L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport', per introdurre Dinamo Zagabria-Milan di Champions League, offre un ripasso di storia niente male. Ripercorrendo le orme dei grandi successi rossoneri si nota come i rossoneri siano rinati dalle grandi difficoltà per poi sbocciare a maggio. Come dimenticare la partita di Belgrado sospesa per nebbia e poi giocata il giorno dopo? Quel 9 novembre 1988 è impresso nella mente di tutti i tifosi rossoneri: da qui nasce il grande Milan degli Immortali di Arrigo Sacchi. Il Diavolo deve ribaltare l'1-1 di San Siro, ma Dejan Savicevic gela i rossoneri. A questo punto cala la nebbia e l'arbitro sospende la partita al 12' del secondo tempo. Il giorno dopo è tutta un'altra storia: al gol di Marco Van Basten risponde Stoijkovic e la partita finisce ai rigori. Frank Rijkaard segna il penalty decisivo: il resto è storia.

Ma ce ne sono tante altre

Il 1° ottobre 2002, ad esempio, nasce il Milan di Carlo Ancelotti. La doppietta decisiva di Filippo Inzaghi contro il Bayern Monaco ai gironi ha portato alla finale poi vinta contro la Juventus a Manchester. Il 7 dicembre 1994 con un 1-0 al Prater di Vienna il Milan di Fabio Capello si è guadagnato il passaggio del turno in un girone iniziato più o meno come quello attuale: doppia sconfitta contro l'Ajax senza segnare e vittoria contro il Salisburgo. A fine anno arrivò la vittoria di Atene contro il Barcellona. Sono altri tempi, ma la storia insegna. E spesso si ripete. Dinamo-Zagabria-Milan, la svolta di Pioli: ecco il tridente pesante

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