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Milan rivoltato in pochi giorni: ecco come Conceicao si è preso la scena

Daniele Triolo Redattore 
Sergio Conceicao è già diventato leader del Milan nonostante sia in carica da pochi giorni: gruppo trasformato, un trofeo conquistato

Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha dedicato un focus a Sergio Conceicao che, in pochi giorni da allenatore del Milan, si è già preso la scena rossonera. Dopo la fine della sua esperienza al Porto, la scorsa estate, ha dovuto aspettare per rimettersi in gioco. Stava valutando una Nazionale quando è arrivato, sul più bello (ovviamente per lui) l'esonero del suo connazionale, Paulo Fonseca, dalla panchina del Diavolo.

La chiamata del Milan ha fatto saltare il banco e Conceicao è tornato a Milano, in quella città che, da calciatore, aveva conosciuto indossando per un biennio (2001-2003) la maglia dell'Inter. A Milanello è rimasto giusto il tempo di un allenamento e di una conferenza. Poi, via, in Arabia Saudita, a Riyadh, dove ha subito fatto vedere di che pasta è fatto, vincendo la Supercoppa Italiana.

Milan, i primi incredibili giorni di Conceicao in rossonero

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Primo trofeo alla guida del Milan, per Conceicao, con due rimonte sui rivali storici di Juventus e Inter. Mica male. Al termine della finale, nonostante fosse febbricitante e mezzo rotto (per via di un colpo subito da Emerson Royal), si è divertito con i giocatori nei festeggiamenti, tra lacrime di gioia, balli e canti. Quindi, si è riposato nel volo che ha riportato la squadra rossonera in Italia ieri mattina.

Il Diavolo, da oggi, ricomincia però a lavorare in vista di Milan-Cagliari e questo, ha ricordato il quotidiano romano, Conceicao ha voluto ribadirlo pubblicamente e privatamente: per raggiungere tutti gli alti obiettivi, c'è tanta strada da fare. E la strada che l'ex Porto conosce è quella del lavoro: tanti video (sembra sia un maniaco dell'analisi davanti lo schermo), allenamenti intensi, colloqui individuali con i giocatori.


Ha lasciato i giocatori liberi di esprimersi, ma con indicazioni chiare

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A Conceicao piace ascoltare tutti. Poi, però, decide lui e basta. Ha scelto subito il suo capitano nel Milan, individuandolo in Mike Maignan e lo ha fatto parlando chiaro, senza fraintendimenti. Quindi, dal punto di vista tattico, nonostante sia un amante del 4-4-2, ha giocato -  in due partite da allenatore del Milan - con 4-3-3, 4-2-3-1 e 4-2-4. Per poter trasmettere fiducia e convinzione ai suoi giocatori.

Come? Per il 'CorSport', Conceicao li ha lasciati liberi di esprimersi senza gabbie, adattandosi a loro e alle circostanze con poche, ma chiarissime, indicazioni. In fin dei conti, lui è fatto così: guarda tutti in faccia, dritto negli occhi e senza maschere. Forse la scelta migliore per la panchina del Milan in questo preciso momento storico. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Moncada mette 30 milioni per un top player della Liga >>>