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Il giornalista sportivo Paolo Condò | News (Getty Images)
Paolo Condò, noto giornalista, ha stilato un editoriale sulle colonne de 'la Repubblica', nell'edizione in edicola questa mattina, soffermandosi sulla prestazione del Milan di Stefano Pioli contro il Sassuolo. Osservato speciale, come prevedibile, Rafael Leao, subissato dai fischi di San Siro. Ecco, dunque, il suo pensiero.
"Il Milan continua a galleggiarci un po’ sopra grazie alla capacità, ormai sperimentata, di non fallire le gare che segnano un confine. Fino all’anno scorso erano porte che si aprivano — e sono venuti uno scudetto e una semifinale di Champions — quest’anno si limitano a non chiudersi, in attesa di tempi migliori (guarigioni, acquisti, Europa League). Inutile sottolineare quanto conti Bennacer, anche perché la Coppa d’Africa se lo porterà via. Più produttivo segnalare che Leao non riesce a fermare le oscillazioni tra lo status di problema e quello di soluzione. Attacca come se portasse sulle spalle uno zaino di pietre, e questo è innaturale per un talento leggero e (altre volte) imprendibile come il portoghese. Però vanno anche menzionati un paio di recuperi difensivi provvidenziali, lui che di coprire non ne vuol sapere. È un bel messaggio: Leao non sta bene, ma non per questo si disinteressa della squadra". LEGGI ANCHE: Mercato Milan, dal 2024 caccia ai giovani italiani: i potenziali obiettivi >>>
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