Il Milan trova il pareggio nel recupero contro la Cremonese dopo una brutta partita. Ne parla l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.
MILAN-CREMONESE
Milan-Cremonese, brutta frenata: la Champions si allontana
Milan-Cremonese, frenata Champions
—Il gol al 93' di Messias, si legge, non basta per il Milan: inguardabili, frenetici, spauriti, indeboliti sì dal turnover ma in preoccupante involuzione di manovra e di testa. Ballardini stava ballando sulla loro confusione con la sua irriducibile Cremonese che, da quando c’è lui in panchina, ha una classifica da salvezza. La provvidenza rossonera si manifesta nel recupero. Una punizione dall’angolo destro che il “profeta” Messias, entrato da un quarto d’ora, indirizza dritto verso la porta. Saranno mille telecamere a spiegare se la palla è entrata direttamente, se qualcuno della Cremonese l’ha deviata e quanto è stata importante la finta di Krunic, ma il risultato è miracoloso: un pari disperato che tiene in piedi la classifica e il morale, ma non dissipa tutti i dubbi sull’ultimo Milan. Il contrario.
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Pioli ci ha messo del suo riproponendo un 4-2-2-2 di cui si poteva benissimo fare meno. Se la Cremonese fosse tornata a casa con i tre punti che Okereke le stava regalando non avrebbe rubato niente. Anzi. Il pari nel recupero è un brutto colpo per i sogni di salvezza, ma Ballardini ha ancora cinque partite e va ad altra velocità rispetto allo Spezia: 14 punti in 15 giornate, meglio di Lecce. Empoli, Spezia e Samp. Si può fare.
Con questo 1-1 i rossoneri sono ora al quinto posto in coabitazione con l’Atalanta e la Roma, l’altra a non aver vinto ieri, mentre Lazio, Juve, Inter hanno allungato. D’altra parte, i rossoneri sono in innegabile fase calante: nelle ultime dodici partite, tra campionato e Champions, ne hanno vinte soltanto tre (due delle quali con il Napoli). Pioli non è esente da colpe. La rosea continua: la girandola dei giocatori vista ieri è stata eccessiva, considerata anche l’idea con la quale ha affrontato la Cremonese: l’arzigogolato 4-2-2-2 già visto contro l’Empoli (tra parentesi finì 0-0). Si capisce il ragionamento del tecnico: non ho centravanti, allora m’invento una squadra senza 9. Però così saltano gli equilibri e si spoglia l’area di un riferimento centrale. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Si cerca la punta: apertura dalla Francia?
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