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Hernan Crespo in gol durante Messina-Milan 1-4 del 2 febbraio 2005 (credits: GETTY Images)
L'ex attaccante del Milan - oggi allenatore del Banfield - Hernan Crespo, attraverso una intervista a 'La Gazzetta dello Sport', ha parlato del nuovo acquisto rossonero Krzysztof Piatek. "Mica semplice conquistare il pubblico di San Siro alla prima vera uscita da titolare. Bisogna avere personalità e lui ne ha", ha detto l'argentino.
"Mi ha impressionato molto la facilità con cui calcia in porta - continua Crespo - fateci caso: non attende un secondo in più e il difensore non ha il tempo di intervenire. Ha la porta nella testa, non ha nemmeno bisogno di guardarla. Tiro potente e preciso: i gol contro il Napoli sono la dimostrazione. Piatek sopporta tutto il peso dell'attacco e lo fa senza problemi. Sa quando deve andare in profondità e quando, invece, deve andare incontro. Mi è piaciuto come si è calato nella nuova realtà: non era né facile né scontato.
Su Gattuso e il paragone a Tomasson: "Lui era bravissimo a creare lo spazio per i centrocampisti e per i compagni di reparto, ma non era un grande finalizzatore. A me per come calcia e come si smarca ricorda Shevchenko".
Paragone Piatek-Crespo: "Un po' mi rivedo in lui, anche se voglio osservarlo con maggiore attenzione. Fisicamente direi che ci siamo, ma bisogna valutarlo di testa e di acrobazia. Ha caratteristiche simili a Sheva: in contropiede era micidiale, il pallone non glielo levavi mai. Era potente e una rapidità di esecuzione che raramente ho visto".
Sul fallimento di Higuain: "Probabilmente ha incontrato difficoltà ambientali, sono sicuro che Ringhio riuscirà a fare esprimere al massimo Piatek".
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