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Milan, con i soliti noti si vola: De Ketelaere e i nuovi faticano

Daniele Triolo

Il Milan di Stefano Pioli si è qualificato per gli ottavi di Champions League puntando sulle certezze della passata stagione. E gli altri?

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, parlando del Milan di Stefano Pioli che, mercoledì sera, ha battuto per 4-0 il RB Salisburgo a 'San Siro', ha ricordato come i rossoneri, per sette undicesimi, fossero in campo con la formazione che il 22 maggio scorso aveva vinto il 19° Scudetto battendo il Sassuolo a Reggio Emilia.

In Milan-Salisburgo, c'erano per esempio Theo Hernández, Pierre Kalulu, Sandro Tonali, Rafael Leão, ma anche Rade Krunić e, ovviamente, Olivier Giroud. I volti 'nuovi' contro gli austriaci? Ciprian Tătărușanu, Simon Kjær, Ismaël Bennacer, Ante Rebić: tutti calciatori comunque già presenti nella rosa del Milan da Scudetto.

Milan, gli uomini Scudetto volano ancora. I nuovi sono in ritardo

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Questo è proprio il focus sul quale si concentra la 'rosea': il blocco del 19° titolo nazionale fa volare i rossoneri, mentre i nuovi arrivati faticano ad integrarsi ed a trovare spazio. Questione, forse, di percorso, come direbbe Pioli. Chi c'era dall'inizio, come Theo, Bennacer e Leao, è cresciuto nel tempo. Chi si è aggiunto strada facendo, come Tonali, ha pagato lo scotto della prima stagione.

Giroud, così come Mike Maignan, hanno dato esperienza e serenità al gruppo, proseguendo il lavoro iniziato nel gennaio 2020 da Kjær e Zlatan Ibrahimović. Un processo perfetto, che ha permesso a Pioli di rimpiazzare, senza traumi, gli addii eccellenti a parametro zero degli ultimi due anni. In questa stagione 2022-2023, però, manca ancora un pezzo. Ovvero, l'esplosione dei giovani calciatori arrivati nell'ultimo mercato estivo.

L'impatto migliore lo ha avuto Tommaso Pobega. Non a caso un giocatore cresciuto in casa e rientrato alla base dopo quattro anni di prestiti. Il ritardo più lampante? Charles De Ketelaere. Pagato 35 milioni di euro, bonus inclusi, al Bruges, fin qui non ha praticamente mai convinto. Il suo acquisto, però, ha avuto il merito di far brillare Brahim Díaz, e, spesso lo stesso Krunić o Junior Messias.

Adesso Pioli sta lavorando sulla difesa a tre, per assicurare un'altra alternativa tattica al suo Milan, come se già non bastassero tutte quelle fatte vedere nelle prime 12 giornate di questo campionato. E, a inizio 2023, al gruppo si unirà il primo rinforzo: Ibrahimović. Insomma, questo Diavolo ha tutto per migliorare ulteriormente. Dal passo in avanti dei nuovi passeranno anche tante ambizioni milaniste. Nuovo Stadio, il sindaco Sala detta le tempistiche: si va per le lunghe