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Paul Singer, boss del fondo Elliott e dell'AC Milan (fonte wikipedia)
NEWS MILAN - Il Milan la prossima estate "festeggerà" il secondo anniversario della proprietà Elliott, dal momento che nell'estate del 2018 il fondo americano rilevò il club rossonero dopo il default dell'imprenditore cinese Li Yonghong. Il 10 luglio di quell'anno il fondo Elliott annunciava l'ingresso in società e poco tempo dopo otteneva subito la prima vittoria, riuscendo a far riammettere i rossoneri in Europa League grazie al ricorso al TAS di Losanna. Gli avvocati della proprietà, infatti, svolsero un importante ruolo in quella circostanza.
Seicento giorni dopo le spese complessive ammontano alla bellezza di 525 milioni di euro, di cui 345 finiti nelle casse della società. Tanti gli investimenti fatti ma pochi i risultati ottenuti. A partire da Gonzalo Higuain, il colpo di mercato dell'estate del 2018, colui che avrebbe dovuto riportare il Milan in Champions League. Il Pipita, però, molla il colpo già a gennaio, volando al Chelsea e i rossoneri puntano sui giovani Piatek e Paquetà. A fine stagione - Milan quinto ad un punto dal quarto posto - rivoluzione della parte tecnica con Leonardo e Gattuso che abbandonano.
Maldini diventa direttore tecnico e in società arriva l'amico Zvonimir Boban. Il mercato estivo ammonta ad una spesa di 79 milioni e vengono presi esclusivamente giovani di belle speranze. La guida tecnica viene affidata a Marco Giampaolo - uno degli errori che Elliott imputa oggi a Maldini e Boban - ma dopo due mesi viene esonerato per mancanza di gioco e risultati. Al suo posto ecco Pioli, ma la svolta arriva solo a gennaio col cambio modulo, l'arrivo di Ibrahimovic e importanti cessioni come Suso e Piatek. Tuttavia, il quarto posto rimane ancora un miraggio e all'orizzonte si profila l'ennesima rivoluzione. Ecco a tal proposito che cosa ne pensa l'ex rossonero Filippo Galli>>>
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