Milan e Conceicao, la Coppa Italia per dirsi addio nel miglior modo possibile, al netto di una stagione totalmente fallimentare. Ne ha parlato 'Tuttosport' oggi in edicola. Con il k.o. di Napoli, infatti, il Milan è di fatto fuori dalla corsa per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League: troppe le 5 squadre davanti ai rossoneri, tanti i 9 punti da recuperare sul Bologna, attualmente quarto in classifica.


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Milan e Conceicao, la Coppa Italia per dirsi addio: fin qui peggio di Fonseca
Milan, Conceicao ha già i bagagli pronti
—Ad oggi, il Milan di Conceicao non disputerebbe neanche le coppe europee nella stagione 2025-2026. E l'allenatore portoghese, che già aveva poche chance di restare in panchina nonostante un contratto fino al 30 giugno 2026, sa benissimo che, quando la giostra rossonera si fermerà, lui sarà invitato a scendere. Non basterebbe neanche la vittoria della Coppa Italia per cambiare il suo destino.
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Portarsi a casa la coppa nazionale, però, per il Milan rappresenterebbe un degno modo di salutare questa stagione e per Conceicao il modo meno amaro di porre fine alla sua esperienza di allenatore rossonero. Consegnerebbe un secondo trofeo nella bacheca di Via Aldo Rossi dopo la Supercoppa di Riyadh (Arabia Saudita), consentendo, oltretutto, al Diavolo di disputare Europa League e 'Final Four' di Supercoppa Italiana l'anno venturo.
Vincere la Coppa Italia, però, è obiettivo da centrare
—Il Milan, così, continuerebbe a restare in Europa (seppur nel torneo secondario) e a incassare un buon bottino di milioni di euro. Non sarà semplice, però, superare l'Inter nel doppio derby in semifinale ed eventualmente una tra Bologna ed Empoli nella finale del prossimo 14 maggio allo stadio 'Olimpico' di Roma. Anche perché i numeri stagionali del Milan, tra Paulo Fonseca e il suo successore Conceicao, sono tutt'altro che positivi.
Con Fonseca il Milan aveva ottenuto 12 vittorie in 24 partite, con 6 pareggi e 6 sconfitte per una media-punti complessiva di 1.75; oggi il ruolino di marcia del tecnico ex Porto dice 10 successi in 20 gare con 3 pareggi e 7 ko per una media-punti di 1.65. Adesso però ha davanti a sé l'ultimo traguardo da raggiungere, prima che il club dia il via all'ennesima rivoluzione. Sarebbe un bel modo di dirsi addio, no? LEGGI ANCHE: Maignan, Theo Hernández e gli altri: chi può lasciare il Milan a giugno >>>
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