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RASSEGNA STAMPA

Milan e Inter, Dolce & Gabbana: “Milano cresce col calcio”

AC Milan Curva Sud Milano Milan-Atalanta 2-0 Serie A 2021-2022

I due stilisti parlano della sfida Scudetto tra Milan e nerazzurri, soffermandosi sull'importanza per la città meneghina.

Stefano Bressi

Che sia il Milan a vincere, come meriterebbe, o che sia l'Inter, alla fine Milano trionferà. Il capoluogo lombardo torna a guidare anche nel calcio, dove è mancato per troppo tempo. Domenico Dolce è siciliano e milanese di adozione, mentre Stefano Gabbana è nato e cresciuto in città. La patria di Milan e Inter ha dato i natali anche al marchio Dolce & Gabbana, un'altra istituzione milanese e italiana. Il calcio, come la moda, crea ricchezza e fa crescere la città. Ecco come, ai microfoni della Gazzetta, i due stilisti hanno parlato della sfida Scudetto tra le due squadre meneghine.

Se stanno seguendo la volatona Scudetto: "È impossibile non farsi coinvolgere. Lavoriamo con molti ragazzi e tanti sono milanisti o interisti, è bello sentirli parlare con passione di questa sfida..."

Chi è il giocatore più “elegante” delle due squadre, uno giusto per sfilare in passarella: "Abbiamo il piacere di vestire campioni sia dell’Inter che del Milan, non potete chiederci di fare un nome! Ma possiamo dire che, nel tempo, abbiamo costruito con alcuni giocatori e le loro famiglie rapporti sinceri, d’amicizia. Pensiamo a Beckham o Messi..."

Milan umile e resistente, l’Inter forse più pregiata ma pure fragile: a quale tessuto paragonano queste due squadre così diverse: "A questo punto potremmo proporre che si giochi un derby tra il cotone rossonero e la seta nerazzurra!"

In ogni caso, le milanesi sono entrambe tornate al top: quanto è importante il calcio come veicolo di crescita nella città: "ll calcio è indubbiamente un business importante che, come la moda e il design, genera un indotto notevole su Milano e più in generale per l’Italia intera. Milano è una città che fa della frenesia e della vitalità i suoi punti di forza e rappresenta un’importante vetrina sul mondo per lo stile e la creatività made in Italy. Giugno sarà un mese di grande fermento per la città e per noi sicuramente impegnativo. A partire dal Salone del Mobile durante il quale presenteremo la nostra nuova Collezione Dolce&Gabbana Casa. Ci aspettiamo molto da questa e dalle altre manifestazioni e siamo certi che Milano, con l’energia che oggi più che mai la rende unica, fiorirà in creatività, talento, voglia di vivere e di crescere".

Come sta Milano adesso e se si è definitivamente riaccesa dopo il buio della pandemia: "Milano è una città vitale che ha dimostrato grandissima forza in un momento difficile come quello della pandemia. Oggi il cuore della città ha decisamente ricominciato a battere. Basta osservare i giovani: ragazzi e ragazze pronti a mettersi in gioco con iniziativa e coraggio. Noi abbiamo sempre creduto nelle nuove generazioni e siamo orgogliosi di sostenere da anni, attraverso delle borse di studio, il corso di laura MedTech di Humanitas University. L’entusiasmo e la gratitudine che gli studenti ci restituiscono sono impagabili. Anche sotto questo punto di vista, Milano è un’eccellenza a livello internazionale. Vanta un polo universitario importante e vario che porta in città studenti e ricercatori di grandissimo talento da tutto il mondo".

In passato hanno realizzato le divise formali per il Milan e per la Nazionale, ma in generale che rapporto hanno col mondo del calcio: "Il calcio è una disciplina che apprezziamo molto perché ne condividiamo i valori: determinazione, tenacia, sacrificio sono virtù che conosciamo bene. Seppur diversi, calcio e moda hanno molto in comune. Abbiamo diversi ricordi legati a questo sport perché abbiamo avuto la fortuna e il privilegio di lavorare su diversi progetti legati a questo mondo. Non possiamo dimenticare “Campioni”, libro che raccoglie le foto di diversi calciatori, alcuni più famosi altri meno, ma tutti campioni ai nostri occhi. La moda si è fusa con il calcio dando vita a scatti dal forte impatto visivo, ancora iconici!"

Se hanno mai avuto come idolo un calciatore: "Uno su tutti, Pelé!"

Se pensano che un nuovo stadio più moderno possa rendere la città ancora più attrattiva: "San Siro rappresenta uno dei simboli contemporanei di Milano, ormai ben radicato nell’immaginario collettivo di ciascuno. Ma crediamo sia importante essere allineati con i cambiamenti e le esigenze del presente nell’ottica di costruire il futuro".

Non solo calcio: quanto il rilancio della città potrà passare dall’Olimpiade 2026: "L’Olimpiade conferma a Milano rilevanza e influenza a livello nazionale e internazionale. Sarà un’occasione per investire in infrastrutture e promuovere una crescita generale della città sotto molteplici aspetti".

Se stanno preparando qualcosa a riguardo: "È un po’ presto per parlare di progetti, ma non ci tireremo indietro!"

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