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Milan, ecco i motivi della crisi del brasiliano Paqueta

Daniele Triolo

Lucas Paqueta, centrocampista brasiliano del Milan, si è involuto tantissimo nel corso di questa stagione. Motivi tattici ed umani alla base del problema

CALCIOMERCATO MILAN - 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha dedicato un approfondimento a Lucas Paqueta, classe 1997, centrocampista brasiliano del Milan che, non appena il calcio riprenderà dopo la pandemia da coronavirus, sarà chiamato ad imprimere una svolta nella sua fin qui deludente esperienza in rossonero.

Ma perché il numero 39 è andato in crisi dopo la buona prima mezza stagione nel Milan? I motivi, per la 'rosea', sono da ricercare in varie situazioni: una è di natura tattica, perché Paqueta, che si trovava bene nel 4-3-3 di Gennaro Gattuso, si è visto stravolgere tutto con gli arrivi di Marco Giampaolo prima e Stefano Pioli poi.

A Gattuso piaceva perché era un brasiliano atipico, capace di giocare da europeo, mentre Giampaolo lo rimproverava per i troppi tocchi di fino e per la poca concretezza. Pioli ha cercato una sintesi e, per agevolarlo, lo ha anche avvicinato di più alla porta, ma il risultato non è stato buono: gambe molli e poca concentrazione per il ragazzo che, poi, ha anche sofferto della proverbiale saudade, la nostalgia di casa.

A gennaio, infatti, in pieno mercato, al termine di Milan-Udinese è finito in ospedale per dei controlli in seguito ad un malore accusato per lo stress di non giocare: in questa stagione Paqueta ha giocato titolare in appena 9 delle 19 partite disputate tra Serie A e Coppa Italia, per un totale di appena 834'. Troppo poco per essere soddisfatto ed essere contento. Di Paqueta ci ha parlato, in esclusiva, il suo connazionale, il collega Andersinho Marques: per le sue dichiarazioni continua a leggere >>>

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