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I giocatori dell'AC Milan esultano dopo il gol di Zlatan Ibrahimovic contro la Fiorentina (Getty Images)
Milan, i motivi per credere nello scudetto
Stando a quanto riportato da 'Tuttosport', il Milan ha tre motivi ben precisi per credere nello scudetto. Sia chiaro, l'Inter attualmente resta la candidata numero uno per la vittoria finale, considerando che si trova al primo posto in classifica a +6 sui rossoneri e con una gara da recuperare. Ma allo stato attuale, con il Milan fuori dalle competizioni e con alcuni giocatori che finalmente stanno tornando a pieno regime, i rossoneri possono credere allo scudetto senza ulteriori pressioni. Ed è ormai chiaro a tutti che il 'Diavolo' proverà fino all'ultima giornata di vincere il tricolore, trofeo che manca da dieci anni e che, a questo punto della stagione, bisogna fare un tentativo. Non sarà facile, tutto dipende anche da chi sta davanti, ma Pioli e i suoi ragazzi non devono fare assolutamente passi falsi. Dunque, quali sono i tre motivi per credere alla vittoria finale?
Primo motivo, il fattore Z. Z come Zlatan Ibrahimovic, l'uomo che ha stravolto il Milan da quando è tornato a vestire la maglia rossonera. Oggi è facile parlare di una grande squadra, che gioca bene a pallone, ma non bisogna dimenticare in che situazione stavano i ragazzi di Pioli quando arrivò l'ex Galaxy. 'Se fossi stato qui da inizio stagione, avremmo vinto lo scudetto', diceva così Ibra quest'estate. Parole veritiere perché oggi quella parola, scudetto, è ancora attuale. 'Era molto importante vincere dopo la sconfitta contro il Manchester United, ora ci resta lo scudetto', sempre le sue parole ma di appena tre giorni fa. Ci crede Zlatan, ci crede Pioli, così come tutto il gruppo. La sfida è ardua ed è in queste occasioni che il campione svedese aguzza l'ingegno.
Secondo motivo, il corpo. Ci sono due tipi di Milan: uno con Bennacer e Calhanoglu e un altro senza loro due. E si è visto a Firenze cosa riescono a dare i due giocatori alla squadra. Finalmente la spina dorsale del Milan ha ripreso a funzionare, a far 'accelerare i giri del motore'. Bennacer garantisce dinamismo e velocità di gioco, insieme a Kessié formano una coppia di centrocampo completa. Calhanoglu, invece, riesce a dare quella qualità che aveva smarrito al suo rientro dopo aver contratto il Covid. E' uno dei pochi che riesce ad accarezzare il pallone in un modo tanto elegante quanto decisivo. Vedere il gol contro la Fiorentina per credere.
Terzo motivo, la mente. Si, perché psicologicamente parlando il Milan adesso gode di un vantaggio che l'Inter non ha più. Il destino dello scudetto è nelle mani dei nerazzurri, dunque solo la squadra di Conte può perdere questo campionato. Ma attenzione, perché anche il mondo del calcio è fatto di corsi e ricorsi storici. Nel 1999 i rossoneri di Alberto Zaccheroni, a dieci giornate dal termine della Serie A proprio come oggi, stavano con il fiato sul collo della Lazio, un po' come sta accadendo ora con l'Inter. E sappiamo tutti come andò a finire quella stagione. Intanto tarda ad arrivare il rinnovo di Donnarumma: ecco perché la situazione è in fase di stallo.
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