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Gerry Cardinale (RedBird) e Ivan Gazidis (uomo di Elliott e CEO AC Milan) | Milan News (Getty Images)
Secondo 'Tuttosport' oggi in edicola d'ora in avanti, nel Milan, deciderà tutto Gerry Cardinale, managing partner del fondo RedBird Capital Partners, nonché nuovo azionista di maggioranza del club rossonero. Il fondo Elliott, ora socio di minoranza del Diavolo e, di conseguenza, l'amministratore delegato Ivan Gazidis, fanno un passo indietro sulle decisioni più importanti.
Cardinale, quindi, comincerà a prendere decisioni importanti, a partire da quella del rinnovo del contratto di Paolo Maldini e Frederic Massara, in scadenza il 30 giugno. Il fatto che, di mezzo, non ci sia più Gazidis, che non vanta come noto di certo ottimi rapporti con Maldini, può lasciar pensare ad una rapida conclusione della trattativa.
Il fatto che il fondo dei Singer si sia 'smarcato', lasciando a Cardinale campo libero per il rinnovo di Maldini con il Milan, è un punto di partenza. Ma è sempre da Gazidis che quel contratto dovrà essere vidimato. Il quotidiano torinese ha dunque avanzato un dubbio. Visto il 'freddo' tra Maldini e Gazidis e l'intervista sfogo del direttore tecnico rossonero subito dopo la conquista dello Scudetto, quel rinnovo sarebbe mai stato firmato se il Milan fosse rimasto ad Elliott?
Salvo cataclismi al momento inimmaginabili, questa sarà la settimana della firma, con Cardinale e Maldini che, quindi, potranno mettere nero su bianco quel feeling tanto sbandierato dall'imprenditore statunitense sulle colonne del 'Financial Times'. Sul quale, però, non si hanno riscontri da Maldini, secondo 'Tuttosport'.
Quindi, bisognerà recuperare il tempo perso in sede di calciomercato, con l'auspicio che obiettivi su cui Maldini, con Frederic Massara, ha lavorato per mesi non siano sfumati per colpa di questa 'zona neutra di transizione' nel passaggio tra vecchia e nuova proprietà del Diavolo. Milan, salta Botman? Tre concrete alternative sul mercato >>>
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