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Milan, fiducia a Pioli: tanti dubbi tattici, ma ora testa a Napoli

Stefano Pioli AC Milan
Stefano Pioli, tecnico del Milan, gode della fiducia del club anche dopo la disfatta in Champions League in casa del PSG. Ma bisogna cambiare
Daniele Triolo Redattore 

Niente drammi, il Milan va avanti con questo progetto e con questo allenatore, Stefano Pioli. 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha sottolineato come la società di Via Aldo Rossi non abbia intenzione di mettere in discussione la figura del suo tecnico nonostante la disfatta (3-0) in casa del PSG nell'ultimo turno di Champions League.

Il ragionamento del club rossonero è questo: a Parigi, contro una squadra più forte e che spende di più, può succedere di perdere. Magari, però, non così come è giunto il k.o. dei rossoneri. La testa, ora, è rivolta a Napoli-Milan, gara di domenica sera. Anche se, sui social, i tifosi del Milan iniziano a spazientirsi e il rapporto con l'allenatore dello Scudetto 2022 appare incrinato.


Dopo PSG-Milan, però, una riflessione sul Diavolo di Pioli è doverosa. Il tecnico, ancora una volta, ha scelto di aggredire e difendere alto, accettando il rischio degli uno contro uno in difesa. Il Milan è stato lungo, il PSG ha banchettato. La 'rosea' si è domandata se, con gente come Kylian Mbappé, Ousmane Dembélé e Kolo Muani, fosse il caso di correre questi rischi.

Milan, fiducia a Pioli. Ma tattica da riconsiderare e rivedere

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Pioli ha scelto questo approccio perché da luglio allena i suoi ragazzi in questo modo e perché un approccio più difensivo non è nel DNA di molti calciatori presi in estate. Al 'Parco dei Principi', però, la tattica non ha funzionato e non si tratta certo della prima volta che succede in questa stagione.

Per il quotidiano sportivo nazionale, la tattica è uno dei temi in cui i calciatori del Milan di Pioli, in spogliatoio, parlano. E sanno bene che quanto visto in PSG-Milan, di fatto, è stata la riproposizione di cose già viste in Inter-Milan 5-1. Pioli, adesso, è chiamato a trovare una soluzione. Magari meno estrema del 3-5-1-1 di emergenza del gennaio/febbraio 2023.

In questo dovranno aiutarlo anche i suoi calciatori. A partire dagli attaccanti, che non fanno più gol, a quelli che, come Theo Hernández, vive di alti e bassi, passando per chi, come Ruben Loftus-Cheek, combatte quotidianamente con acciacchi ed è sempre in dubbio per la partita successiva.

Anche i giocatori in spogliatoio ne parlano: a Napoli per il riscatto

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Napoli-Milan di domenica sera, quindi, per 'La Gazzetta dello Sport' è fondamentale più per l'ambiente che per la classifica in campionato. Dove il Milan è secondo, a -1 dall'Inter capolista e ha già affrontato tutte le big tranne Atalanta e Fiorentina. Chiudere ottobre, però, con un'altra sconfitta farebbe partire di nuovo le discussioni sugli errori di Pioli e sul valore degli acquisti del mercato estivo. Che club e allenatore ritengono di alto livello ma che finora hanno sempre deluso. Mercato Milan: attacco, lo scambio che fa felice Pioli >>>

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