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Milan da Fonseca a Conceicao: c’erano anche Sarri e Allegri tra i candidati

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Paulo Fonseca lascia la panchina del Milan a Sergio Conceicao: il club aveva anche pensato a Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri. Il punto
Daniele Triolo Redattore 

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha fatto il punto della situazione in casa Milan: un momento rovente della stagione, con l'esonero di Paulo Fonseca e la squadra affidata a Sergio Conceicao; il tutto, però, passando anche per la valutazione di due profili come Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri.

Il Milan è arrivato a questa decisione dopo aver perso, giorno dopo giorno, fiducia in Fonseca. Nelle ultime settimane c'era stata tensione con la squadra e alla fine si è rotto anche il rapporto con i dirigenti. Ieri sera, dopo l'1-1 di 'San Siro' tra Milan e Roma, nessuno del management ha difeso il tecnico lusitano. Lasciato da solo, nelle interviste post-partita e in conferenza stampa, a rispondere a domande sull'esonero e sulla società che non va mai a parlare dopo le partite.


Milan, via Fonseca e dentro Conceicao: Sarri e Allegri erano in corsa

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I motivi della rottura tra Milan e Fonseca? Per la 'rosea', troppi i punti di distacco da Atalanta, Napoli e Inter. Classifica dura, per il Diavolo: ottavo posto, dietro anche a Lazio, Fiorentina, Juventus e Bologna. Fonseca avrebbe incassato l'esonero già se avesse perso il derby, a fine settembre, e, probabilmente, anche in caso di sconfitta contro la Juve a novembre o prima di Natale, sul campo del Verona.

I risultati lo hanno salvato, ma non lo hanno fatto a lungo. Fonseca, fin qui, ha collezionato 12 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte in 24 partite stagionali. Troppo poco. Per il quotidiano sportivo nazionale, Fonseca ha affrontato i problemi di petto – il rendimento di Theo Hernández e Rafael Leão, gli atteggiamenti, la totale svolta tattica dopo gli anni di Stefano Pioli – ma non ha mai trovato il suo Milan.

Non si è mai visto il Milan "dominante" di Fonseca. Ora Sergio ...

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Non si è mai visto un Milan 'coraggioso, offensivo e dominante". Ora lascerà il timone a Conceicao. Il Milan, da tempo, si era guardato intorno e non ha valutato soltanto l'ex Porto. Ha vagliato e scartato, infatti, opzioni come Sarri ed Allegri. Chi ha deciso di puntare su Conceicao? Ovviamente il proprietario, Gerry Cardinale, con il suo consulente speciale Zlatan Ibrahimović e i dirigenti Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada.

Perché Conceicao? Al Milan piace, secondo la 'rosea', perché è deciso, pragmatico, spigoloso quando serve. Abituato alla Champions League, ha vinto 11 trofei nazionali in 7 anni al Porto. Inoltre, nei suoi anni alla guida dei 'Dragões', ha valorizzato giocatori come Vitinha, Luis Díaz, Éder Militão, Otávio, poi venduti a peso d'oro al PSG, al Liverpool, al Real Madrid ed all'Al-Nassr. Pronto, per lui, un contratto fino al 2026 con opzione. LEGGI ANCHE: Milan da Fonseca a Conceicao: tutti gli aggiornamenti | LIVE News >>>

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