Milan, con Fonseca brutti numeri. E due problemi da risolvere
—Il Milan di Fonseca ha totalizzato già 5 sconfitte in 12 partite ufficiali tra Serie A e Champions League e ha 7 punti in meno rispetto alla squadra allenata l'anno passato da Stefano Pioli. Un bilancio inaccettabile, così anche il quarto posto diventa un obiettivo a rischio. Ci sono due rebus che, per il 'CorSera', Fonseca deve cercare di risolvere per far in modo che i rossoneri risalgano la china.
Uno riguarda la difesa. 11 gol subiti in 9 partite di campionato, più 5 in 3 gare di Champions. Totali 16 gol in 12 partite. Troppi e troppo simili. Lì dietro, forse, non si lavora abbastanza. E il mercato di gennaio 2025 dovrà dare una mano all'allenatore portoghese: sulla sinistra, infatti, manca una reale alternativa di livello a Theo Hernández. Preoccupa, però, la situazione ambientale: in casa Milan ci sono nervi tesi.
Per via, forse, anche del secondo rebus, quello relativo alle continue panchine di Rafael Leão. Nonostante ciò che dica il tecnico, per il quotidiano generalista è tutto fuorché normale che il miglior giocatore della squadra, nonché il più pagato, stia continuamente in panchina. "La scelta di metterlo spalle al muro per gli atteggiamenti sbagliati è stata sensata, c’era bisogno di un segnale, rivolto non solo al giocatore ma a tutto lo spogliatoio. Ora però Rafa va recuperato", ha sottolineato il 'CorSera'.
Per ritornare in auge c'è bisogno di compattezza
—Il Milan, infatti, non può fare a meno di Leao, così come di Theo, di Fikayo Tomori e Tammy Abraham, i big puniti per le insubordinazioni di Firenze. Fonseca non intende fare la guerra ai suoi giocatori, nonostante sia coraggioso e lo ha dimostrato, ma si aspetta ora un segnale da concreto da loro.
Leao potrebbe giocare titolare sia in Monza-Milan sia in Real Madrid-Milan. Con il Barcellona che, a quanto pare, è tornato ad osservare il giocatore con interesse in ottica mercato. Ora non è il momento, però, di pensare alla finestra trasferimenti, bensì al campo. Laddove il Milan di Fonseca, per risalire, ha bisogno di compattezza, unità d' intenti. Con il club che, però, deve fare la sua parte e fare quadrato intorno a tecnico e squadra. LEGGI ANCHE: Milan, guarda Conte: il reale motivo per cui RedBird non lo ha considerato >>>
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