Milan, Fonseca rischia la squalifica per i fatti di Bergamo
—Ieri è arrivata la notifica, tanto a Fonseca quanto al Milan, per responsabilità oggettiva. «Il modo in cui l’arbitro ha guidato la partita è una mancanza di rispetto per il Milan. È stato qui a fare il V.A.R. contro l’Udinese e ricordiamo cosa è successo con l’espulsione di Tijjani Reijnders. Io avevo paura di lui per questa partita, non ci ho dormito». Queste erano state le parole di Fonseca.
Paolo Scaroni, Presidente del Milan, ieri ha provato a smorzare un po' i toni, sostenendo come gli arbitri abbiano "sempre ragione per definizione" al suo ingresso in Lega Calcio per l'Assemblea. Quello che conta, però, è che ora Fonseca e il Milan avranno cinque giorni di tempo per proporre il patteggiamento o per spiegare il perché di quelle dichiarazioni, compresa una pubblica ammenda.
Dichiarazioni lesive? Qualcosa in più
—Pur avendo Fonseca l'attenuante di essere straniero e, pertanto, di non avere dimestichezza eccessiva con la lingua italiana, le frasi "io ho paura di quest'arbitro" e "ha guidato la partita", non sono state intese come semplici dichiarazioni lesive. Ma come qualcosa in più.
Chinè, insomma, aspetta le scuse di Fonseca. Se non lo convinceranno, scatterà il deferimento per il tecnico lusitano e, di conseguenza, la squalifica. Ma di certo, ha concluso il 'CorSport', il club rossonero sta già preparando la propria memoria difensiva: le parole di Scaroni hanno fatto già capire l’aria che tirerà. LEGGI ANCHE: Milan-Stella Rossa, la probabile formazione: due idee per sostituire Pulisic >>>
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