Nessuno, al Milan, ha intenzione di compromettere una stagione partita in maniera deludente. Il patron Gerry Cardinale, l'amministratore delegato Giorgio Furlani e il direttore tecnico Geoffrey Moncada, tutti presenti in tribuna all'Olimpico, avrebbero volentieri evitato nuove tensioni. Theo Hernández e Leão, oltretutto, erano già finiti nel mirino della critica per prestazione e atteggiamenti offerti durante Parma-Milan.
Il gesto della 'distanza' messa tra i calciatori e Fonseca durante il 'cooling break' dell'Olimpico è stato un altro sbaglio. I due hanno capito l'errore, Theo ha provato a chiarire la vicenda. Il messaggio lanciato è stato brutto, però. Un comportamento, ha sottolineato 'La Gazzetta dello Sport', frutto della rabbia per la decisione del tecnico di metterli in panchina, ma comunque non giustificabile.
Theo e Leão, niente multe. Ma basta errori
—Cosa ha salvato Theo e Leão agli occhi di Fonseca e del Milan? Il fatto che siano entrati in campo nella ripresa con il giusto atteggiamento e con la voglia di aiutare i compagni, in un momento complicato del match, favorendo immediatamente l'azione del pareggio rossonero. Avessero voluto 'mollare' Fonseca - pensano i dirigenti - la prestazione sarebbe stata diversa. Futura tolleranza zero, però, per eventuali altri errori.
Per la 'rosea', il resto della squadra non è stato colpito dal gesto dei due “senatori”. Anzi, alcuni dei giocatori rossoneri non hanno capito il clamore che ha suscitato la vicenda. Ripercussioni con lo spogliatoio, dunque, non ci saranno. Per quanto riguarda, poi, più nello specifico la posizione di Fonseca, c'è da dire come il Milan non lo abbia messo in discussione.
In fin dei conti, il cambiamento nel modo di giocare, voluto dal Milan proprio attraverso la scelta di Fonseca, necessita di tempo e lo sanno tutti, compreso Ibra, pur assente a Roma, ma che non ha perso il contatto con quanto stesse accadendo in casa rossonera. Alcuni dei nuovi acquisti sono arrivati a ridosso del campionato, altri - reduci da Europei e Copa América - non sono al top della condizione.
Insomma, gli alibi a Fonseca non mancano, ma il Milan si aspetta un cambio di marcia alla ripresa del campionato: nel mirino i calciatori, verso cui Zlatan non era già stato tenero dopo la sconfitta di Parma. Da loro vuole di più ovvero che diano il massimo per mettere in pratica le idee dell’allenatore.
Fonseca non andrà avanti senza Theo e Leão
—La società è stata al fianco di Fonseca nella decisione di escludere Theo Hernández e Leão dalla formazione titolare per Lazio-Milan, un'idea anticipata a Cardinale e ad altri dirigenti già nella giornata di lunedì scorso a Milanello. Ha rispettato l'autonomia decisionale dell'allenatore.
Questo, però, ormai è un capitolo chiuso. Fonseca non ha intenzione di andare avanti senza Theo e Leão: li considerava e li considera anche adesso due elementi chiave del suo Milan. Sarà bene, però, che si remi tutti uniti dalla stessa parte e che inizino ad arrivare gioco e risultati. Per il bene di tutti. LEGGI ANCHE: Milan, Fonseca tutt’altro che stabile: la situazione, i possibili sostituti >>>
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